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Articolo n° 190 del 07 Aprile 2006 delle ore 06:48

Varazze ha approvato il bilancio di previsione

Varazze. Il Comune di Varazze presenta il bilancio di previsione 2006: invariata la pressione fiscale sui cittadini, anche le tariffe dei servizi restano ferme ai livelli del 2005. Fortemente ridotto l’indebitamento del Comune. E’ ancora una volta un bilancio condizionato dai forti limiti imposti dal patto di stabilità quello presentato l’altra sera in consiglio comunale. Nella proposta di bilancio 2006 che la Giunta ha presentato al Consiglio il dato sicuramente più rilevante è l’invarianza dell’imposizione fiscale rispetto al 2005. L’imposta e la tassa più temute da cittadini, cioè Ici e Tarsu, non subiranno alcun aumento. L’Ici sulla prima casa, tra l’altro, è l’aliquota più bassa applicata nella provincia savonese. Non verranno ritoccate le tariffe dei servizi pur in presenza di un aumento del costo di alcuni (ad esempio la mensa scolastica, dovuto all’aumentato numero dei fruitori del servizio), e la crescita dei costi delle le utenze e il ritocco alle uscite per il trasporto scolastico che ha sempre un livello di copertura limitato (+88.000 in uscita contro +55.000 in entrata).
Il taglio dell’8% delle spese correnti imposto dalla finanziaria 2006 si quantifica per il comune di Varazze con l’obbligo di spendere circa 500.000 in meno rispetto al 2005 indipendentemente dall’avere queste risorse. Per risolvere questo problema è stato firmato un accordo con i Comuni di Albisola, Celle, Arenzano e Cogoleto. Secondo l’accordo, le quote che essi versavano al comune di Varazze, e che a sua volta il Comune versava al gestore della discarica, sono versate direttamente alla società Ramognina per un importo di 793.000, assorbendo totalmente la diminuzione del tetto di spesa a cui obbliga la Finanziaria.
Per quanto riguarda la competenza, il titolo I del bilancio in uscita passa quindi da 13.992.044 a 13.499.603, per quanto riguarda la cassa da 13.357.602 si scende ad una possibilità di spesa di 13.023.699.
In parte investimenti, il sia pur lieve incremento consente una maggiore possibilità di azione soprattutto perché accompagnato del non assoggettamento al patto di stabilità della sistemazione di Lungomare Europa e della passeggiata a mare. Per questi interventi le risorse da impiegarsi avrebbero da sole superato il tetto consentito (che è di circa 4.500.000 in competenza e 4.011.000 circa in cassa). Sulla cassa gravano però i pagamenti dei residui che lo scorso anno hanno raggiunto quasi i 3.000.000.
Nel Piano delle opere pubbliche che i Comuni devono per legge redigere dal 2001 compare la riqualificazione della passeggiata a mare in cui a fronte di una spesa di 1.017.663 il Comune ha ricevuto 900.000 dalla Regione. Va inoltre segnalato l’impegno di 550.000 per la bonifica della discarica Ramognina di cui 250.000 finanziati con residui.
Gli altri interventi più cospicui finanziariamente sono oltre alla bonifica della discarica Ramognina, la realizzazione della difesa del litorale e il collegamento fognario in località S. Giacomo. Il lascito Colombo per la Casa del Nonno, come tutte le liberalità, secondo la finanziaria è escluso dal tetto anche per il 2006, come per il 2005.
La Giunta ha inoltre proposto alcune soluzioni operative per non incidere sulla cassa: ad esempio oneri a scomputo delle iniziative private, pagamento diretto alla società Ramognina da parte dei Comuni conferenti del servizio smaltimento rifiuti, pagamenti diretti da enti a enti o da agenzie ad agenzie per evitare il passaggio nelle casse comunali. a tempo indeterminato.


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