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Articolo n° 214 del 08 Aprile 2006 delle ore 07:19

Sequestrata cava di pietra a Zuccarello

Zuccarello. Nella cava si estraeva e si lavorava la pietra per la produzione di sabbia e ghiaia. Sequestrato parte dello stabilimento e degli impianti, costringendo la ditta ad interrompere le lavorazioni. Le indagini compiute hanno accertato la presenza di scarichi abusivi di acque di lavaggio che, dai silos, continuavano a riversarsi illecitamente nell’ambiente. L’amministratore della società è stato denunciato a piede libero. Ieri gli uomini del Comando Forestale di Zuccarello e del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale (Nipaf) di Savona sono intervenuti a Zuccarello, sequestrando una cava dove si estraeva e si lavorava la pietra per la produzione di sabbia e ghiaia. In esecuzione al provvedimento emesso dal Tribunale di Savona i forestali hanno posto i sigilli su parte dello stabilimento e degli impianti della cava in località “Martinetto”, costringendo la ditta ad interrompere le lavorazioni. L’intervento di ieri è giunto a seguito di indagini iniziate già nei mesi scorsi, quando si erano verificati diversi riversamenti di “limo di cava” nel torrente Pennavaire, che avevano provocato il completo “annerimento” delle sue acque con probabili ripercussioni sull’equilibrio biologico del fiume. Il fatto aveva anche suscitato l’indignazione di molti abitanti della zona. Le indagini compiute hanno in seguito accertato la presenza di scarichi abusivi di acque di lavaggio che, dai silos, continuavano a riversarsi illecitamente nell’ambiente. L’amministratore della società è stato denunciato a piede libero per violazione al decreto legislativo numero 152/99, la normativa che tutela le acque dall’inquinamento.


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