Sono coinvolti anche due personaggi politici del Savonese nell’inchiesta sugli appalti che ha portato all’arresto per corruzione del sindaco di Taggia, Lorenzo Barla. L’operazione ha comportato, inoltre, l’arresto dell’imprenditore e presidente della Camera di Commercio di Imperia, Giuseppe Bianchi, e la messa agli arresti domiciliari dell’ex sindaco ed ex assessore regionale alle politiche agricole, Piero Gilardino, accusati a vario titolo di corruzione, concussione, abuso d’ufficio, usura, turbativa d’asta, truffa ed evasione fiscale. I nomi dei politici savonesi coinvolti nella bufera giudiziaria sono quelli di Pietro Balestra, ex sindaco di Villanova e presidente dell’Ava, e Sabrina Merlo, sindaco di Casanova Lerrone: sono indagati per turbativa d’asta e truffa. I reati sarebbero riconducibili alla presunta corruzione dell’ex assessore regionale ora eletto deputato Vittorio Adolfo, per il quale i magistrati hanno richiesto l’arresto. La posizione di Adolfo è in via di valutazione. Secondo il pm Marco Zocco, sulla base delle investigazioni condotte dalla squadra mobile di Genova, Pietro Balestra e Sabrina Merlo avrebbero favorito con modalità diverse l’assegnazione degli appalti regionali per il risanamento del territorio ad una società di Bianchi, in occasione dei danni alluvionali del 2000. Appalti finaziati dalla Regione che Bianchi si sarebbe aggiudicato grazie al gioco complice dei due amministratori ingauni. In particolare, per Villanova si parla di tre appalti relativi al ripristino dei fondali del torrente Lerrone; per Casanova Lerrone l’ipotesi di reato invece rigiuarda gli interventi per la diga comunale consortile.