Ponente. Non ci sta l’Ente Nazionale Protezione Animali di Savona all’assegnazione “facile†di certificazioni ambientali, vele o bandiere blu, a Comuni più o meno in regola con le norme ambientali. L’Enpa chiede infatti che tra i requisiti richiesti vengano inseriti gli adempimenti in materia di protezione degli animali e gestione della fauna urbana, prescritti dalle leggi statale (281/91) e regionali vigenti, in Liguria, da 15 anni e ancora scarsamente rispettate. La sezione savonese ha proposto alla FEE Italia (Foundation for environmental education, l’organismo europeo che assegna le “bandiere blu delle spiaggeâ€) nelle scorse settimane, di inserire nel suo questionario 2006 una “griglia†di 16 requisiti, che vanno dall’esistenza di un servizio di custodia dei cani randagi, all’organizzazione di centri di soccorso per animali feriti, dall’individuazione di almeno una spiaggia aperta ai cani all’eliminazione delle ordinanze che ne impediscono l’accesso alle isole pedonali, aree verdi cittadine ed esercizi pubblici – pur nel rispetto dell’igiene e dell’altrui incolumità . Scopo dell’iniziativa è quello di costringere i Comuni che vogliono la certificazione ambientale a guadagnarsi l’eccellenza anche nei comportamenti programmati, servizi ed iniziative, a favore degli animali domestici e – soprattutto nella provincia di Savona – verso i turisti animalisti, con o senza cane, che non mancano di protestare per la scarsa accoglienza riservata ai loro compagni di coda in Riviera.