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Articolo n° 689 del 08 Maggio 2006 delle ore 10:20

Domenico Buscaglia, Candidato Sindaco “Noi per Savona”

Domenico Buscaglia, ingegnere di lungo corso, 80 anni, ma non li dimostra affatto, sposato con due figli e due nipoti. Dopo cinque anni ci riprova, sempre con la sua lista civica che si pone in netta opposizione della giunta di centro-sinistra. Si è occupato per quasi tutta la vita di urbanistica e ha insegnato per oltre 30 anni. Si è sempre interessato della politica savonese, ma la politica attiva è arrivata solo dopo la pensione, fino a diventare grintoso e appassionato consigliere comunale d’opposizione a tempo pieno…

1) Le tre priorità programmatiche per la città di Savona…

In prima istanza una riorganizzazione vera della macchina amministrativa comunale che funziona malissimo, ripristinando il ruolo di controllo attivo che deve esercitare il consiglio comunale. Secondo punto programmatico il Piano Regolatore, che sia finalmente il simbolo di un nuovo patto tra cittadini e amministratori, sul quale si dovrà basare lo sviluppo economico e sociale della città. Terzo aspetto, gli anziani, più assistenza domiciliare e residenze assistenziali che siano in sintonia con il piano sanitario e le previsioni di invecchiamento della popolazione che la nostra città dovrà affrontare nei prossimi anni.

2) Sui temi del commercio, del turismo e dei servizi cosa si sente di promettere…

Ritengo che i principali indirizzi programmatici siano un diverso utilizzo delle ex aree della Metalmetron; il provvedimento dell’attuale amministrazione è stato molto combattuto proprio dagli esercenti savonesi, già strozzati dalla presenza della grande distribuzione. Il problema va affrontato più in generale, inglobando un pacchetto di interventi come il nuovo piano parcheggi, una fruibilità maggiore verso e fuori la città, e una Savona che sia più accogliente, più pulita, e capace di creare un ambiente cittadino propriamente turistico. E’ necessario quindi creare le condizioni di sistema per il settore del commercio e dei servizi della cittadina savonese. Queste condizioni di sistema passano attraverso un piano di riqualificazione urbana della città, del centro, ma anche delle zone periferiche molto trascurate negli ultimi anni. Su questo aspetto bisognerà valutare attentamente quei progetti che servono davvero alla città, senza lo spreco di risorse in pseudo interventi costosi che stanno arrecando solo danno alle bellezze della città, come la vicenda dell’ex cinema Astor ha dimostrato ampiamente.

3) Cosa invidia, se invidia qualcosa, ai suoi avversari nel corsa a Palazzo Sisto…

Penso di non dover invidiare niente. Noi non pretendiamo certo di vincere le elezioni, ma di ottenere il maggior numero di consiglieri comunali per poter tutelare gli interessi di tutti i cittadini savonesi. Il ruolo di controllo esercitato dal Consiglio comunale è stato un po’ trascurato negli ultimi tempi e spesso è stato un semplice firmatario delle decisioni che venivano prese dalla Giunta. Quindi nessuna invidia, solo la speranza di avere le forze necessarie per esercitare al meglio il nostro ruolo naturale di opposizione costruttiva, cercando di volta in volta di proporre le nostre idee e progetti per la città di Savona.


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