Vincenzo Delfino, commerciante savonese, 72 anni, sposato e con due figli. Non ha mai fatto politica in vita sua, e tra se e se promette di non farlo mai più, ma ormai è dentro la corsa per Palazzo Sisto, personalità scelta dal cilindro della società civile dai partiti della coalizione di centro-destra. Il noto gioielliere savonese, fiero di far parte di quella “Savona attiva†del mondo artigianale e commerciale, non si è tirato indietro nella battaglia politica e amministrativa, felice di essere sceso in campo per un nuovo governo della sua città .
1) Le tre priorità programmatiche per la città di Savona…
Parcheggi e viabilità , maggiore pulizia e sicurezza per le strade e le vie della città e lavoro ai giovani, che sempre più si allontanano da Savona…Queste sono le priorità programmatiche della nostra coalizione. La necessità di un nuovo piano parcheggi è indubbiamente tema fondamentale per riappropriarsi di una città più sana e al tempo stesso più viva, in grado di essere fruibile senza gli attuali congestionamenti. Il mio programma prevede a breve scadenza la realizzazione di parcheggi di superficie per poter lasciare liberi i posti auto nel centro, incentivando i savonesi con uno speciale abbonamento.
2) Sui temi del commercio, del turismo e dei servizi cosa si sente di promettere…
Il settore commerciale e artigianale resta l’elemento principale per l’economia cittadina e credo di poterlo sostenere in prima persona. Ritengo che ci sia un numero troppo grande di supermercati, un trend in cui la grande distribuzione sta ormai soffocando i piccoli esercenti, senza contare i progetti in corso sulle ex aree della Metalmetron, un area che bisognerebbe invece utilizzare per un nuovo insediamento produttivo capace di rispondere alle esigenze della città anche in termini di nuova occupazione. Altro punto programmatico è un processo di riqualificazione della città che possa cominciare a mettere le basi della futura “Savona turisticaâ€, implementando quindi le possibilità di un indotto cittadino per il settore del commercio e dei servizi.
3) Cosa invidia, se invidia qualcosa, ai suoi avversari nel corsa a Palazzo Sisto…
Invidio al candidato Berruti la forte base economica e sociale della città che lo sostiene, nonostante la sua campagna elettorale si stia basando su promesse e progetti faraonici che difficilmente potranno essere realizzati, progetti che la coalizione che lo sostiene e che da anni amministra la città non si è mai preoccupata di fare, tante parole, discorsi e pochi fatti concreti…Anche per questo ho scelto lo slogan “Più fatti…meno paroleâ€. Alla dott.ssa Turchi e all’Ing. Buscaglia invidio solamente la loro capacità di resistenza nel credere ancora a forme di vetero-comunismo e di andare avanti su questa strada nonostante il mondo sia cambiato…