Provincia. Il Presidente della Provincia Marco Bertolotto ha raggiunto lo scorso fine settimana a Gusen i ragazzi delle scuole della provincia che già da alcuni giorni erano a Dachau, per un viaggio studio ai campi di sterminio. Il gruppo era composto da 45 giovani appartenenti a 13 scuole della provincia: Liceo Scientifico Orazio Grassi, di Savona, Liceo Classico Gabriello Chiabrera di Savona, Liceo Classico Calasanzio di Carcare, Istituto Tecnico Comune Paolo Boselli di Savona, Liceo Martini di Savona, Istituto Tecnico Commerciale Ruffini di Pieve di Teco, Istituto Giancardi Galilei Aicardi di Finale Ligure, IPAA di Albenga, Liceo Giordano Bruno di Albenga, Istituto Tecnico Commerciale Falcone di Loano, Liceo ISSEL di Finale Ligure, Istituto Redentoris Mater e Scuola Media di Spotorno. Sono i vincitori del concorso “Conoscere e comunicare i lager†promosso dall’ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati).
Attraverso i loro lavori i ragazzi hanno cercato di capire e studiare a fondo, le vicende dolorose che hanno tragicamente segnato la storia dell’umanità realizzando temi, saggi e ricerche ma anche quadri, collage di immagini, pensieri personali e testimonianze di ex deportati.
Il Presidente Bertolotto ha visitato insieme a loro il memoriale di Gusen – una struttura in muratura, realizzata in pieno centro abitato per mantenere il ricordo sempre presente – al cui interno si trova il forno nel quale furono cremati i corpi dei prigionieri dei lager, tra cui molti savonesi.
Il giorno successivo prima della partenza, il Presidente insieme ai ragazzi si è recato nel Campo di Mauthausen e ha partecipato alla manifestazione internazionale in cui sono state deposte le corone commemorative al monumento italiano. Alla manifestazioni sono intervenute anche le amministrazioni locali di entrambi i Paesi.
Dice il Presidente Bertolotto: “Questo viaggio ha rappresentato un’esperienza unica e significativa dalla quale non si torna senza essere cambiati nel profondo. La nostra coscienza e la nostra consapevolezza sono tornate arricchite e perciò sono davvero lieto di aver vissuto questa esperienza insieme ai ragazzi della nostra Provincia. Questo è stato un viaggio nella memoria ma anche un viaggio nella nostra coscienza e nella valutazione del senso che diamo alla tolleranza e alla dignità umana. Mi auguro che riusciremo poi a trasferire queste emozioni, nella nostra vita quotidiana per sviluppare una cultura di pace e di rispetto dei diritti umana in vista della costruzione di un mondo migliore”.