“Il 2005, che ha segnato lo scenario macroeconomico italiano con una crescita zero in termini di prodotto interno lordo, è stato un anno decisamente delicato per il mondo economico savonese. Si è avvertita una crisi generalizzata che ha penalizzato fortemente i settori produttivi, colpendo in particolar modo i consumi delle famiglie. Nonostante ciò il sistema imprenditoriale della nostra provincia ha tenuto bene, con una crescita, ancorché minima, del numero delle imprese, che si può ritenere di buon auspicio per il 2006†ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio, Giancarlo Grasso.
“In questo contesto la Camera di Commercio, secondo le linee programmatiche del suo Consiglio – ha proseguito Grasso - ha fatto e intende fare ancor di più la sua parte intervenendo in maniera forte e concreta in attività di supporto e sostegno che andranno ad interessare tutti i settori economici, con particolare riferimento, soprattutto, alle nuove imprese e, più specificatamente, a quelle relative all’imprenditoria giovanile e a quella femminile.
Non c’è dubbio che il nostro Ente abbia ormai acquisito un ruolo fondamentale nel contesto socio-economico della provincia e su questa strada si intende proseguire proprio per dare risposte certe alle molteplici domande che provengono da tutte le categorie produttive del territorio.
Questo, peraltro, ha anche inserito la Camera in un programma più articolato di promozione e di dialogo con gli altri Enti della Pubblica Amministrazione, con cui si è instaurato un proficuo rapporto di collaborazioneâ€.
Le imprese
Alla fine del 2005 la provincia raggiunge le 31.822 imprese, con un tasso di crescita annuale dello 0,4% che riporta la nostra provincia, dopo un 2004 eccezionale, sui valori di sviluppo degli anni precedenti.
Ancora una volta è il settore delle costruzioni (+5,6% in termini di stock rispetto al 2004) che pesa in modo determinante nel saldo positivo della nati-mortalità delle imprese savonesi. Il confronto con l’anno precedente evidenzia anche una espansione del 2,7% per le imprese delle attività immobiliari, noleggio, informatica e ricerca.                     Una novità è la ripresa delle attività dell’intermediazione monetaria e finanziaria (+4,1%), che avevano invece conosciuto una flessione negli ultimi anni.
Più contenuta la crescita per alberghi e ristoranti (+0,8%), nonché per i servizi personali (+0,5%), mentre riduzioni si registrano nei rimanenti settori ed in particolare nell’agricoltura, nel commercio e nelle attività manifatturiere.
Dall’analisi svolta per comprendere le modificazioni che interessano la struttura produttiva savonese, emerge l’immagine di un sistema che si sta ristrutturando. Le strategie delle micro e piccole imprese per superare i vincoli dimensionali seguono due percorsi di sviluppo.
Il primo vede le imprese rinnovarsi nella forma giuridica, cioè nella struttura di base che esse scelgono per operare meglio sul mercato: aumentano infatti le società , soprattutto di capitale (tasso di sviluppo 2005: +5,2%, contro +0,7% delle società di persone e –0,4% delle ditte individuali).
La seconda modalità di sviluppo riguarda le strategie organizzative perseguite dalle imprese e, in particolare, la diffusione di forme stabili di aggregazione. In provincia di Savona, in base agli ultimi dati, risultano 233 gruppi distinti, per un totale di oltre 600 imprese in gruppo.
A detti gruppi fa riferimento il 6% del totale addetti sul territorio e il 5,4% del valore aggiunto complessivo.
La necessità di operare in contesti competitivi più ampi che in passato incentiva dunque le micro e piccole imprese ad innescare processi di innovazione non tradizionali (di prodotto e di processo), ma legati all’introduzione di nuovi modelli strategico-organizzativi, in grado di conseguire parte dei vantaggi esclusivi della grande dimensione, salvaguardando nel contempo la flessibilità e l’imprenditorialità tipiche delle imprese più piccole.
Un altro importante risultato relativo al tessuto imprenditoriale viene confermato dalla presenza di “imprese al femminileâ€: Savona detiene un’incidenza delle imprese femminili (27,4% sul totale imprese) superiore sia alla media ligure che a quella nazionale (rispettivamente, 26,2% e 23,8%).
In forte espansione sono gli imprenditori extracomunitari: le ditte individuali, in particolare, con titolare extracomunitario sono aumentate nel 2005 con un ritmo superiore al 17%.
Costruzioni, commercio, ristorazione sono le attività più comuni, mentre la nazionalità più rappresentata è quella albanese, seguita da quelle marocchina, cinese e romena.
Lo scenario di previsione al 2009
Lo scenario di previsione per il triennio 2006-2009, che si prospetta di seguito, confronta le stime per la provincia di Savona con le analoghe della regione e della macro area di riferimento.
A Savona il tasso di crescita medio annuo del triennio 2006-2009, risulta pari all’1,4%, valore pari al dato medio ligure e nazionale.
In linea risultano anche le previsioni per l’occupazione, mentre aspettative di una maggiore dinamicità si hanno per le esportazioni, anche se l’incidenza dell’export sul valore aggiunto rimane su valori inferiori della metà rispetto alla media del Nord-Ovest.
Il turismo
Il turismo riveste nell’economia savonese un ruolo di primo piano, ma è sempre più esposto alla concorrenza internazionale e subisce un processo di erosione di quote di clientela.
La Camera di Commercio di Savona riconosce il valore strategico della conoscenza dei sistemi economici locali, quale base informativa e di analisi necessaria all’impostazione delle politiche camerali ma, soprattutto, ai processi decisionali e di governo del territorio, concertati con gli enti locali e le istituzioni economiche.
“Al fine di impostare efficaci azioni di promozione e sostegno del settore turistico, la Camera di Commercio di Savona ha necessità di implementare le informazioni di cui dispone in materia turistica, in modo che i dati raccolti non siano soltanto di carattere quantitativo, ma anche qualitativo. Il turismo costituisce infatti l’attività economica con il più elevato livello di integrazione tra le diverse componenti del sistema economico; presenta inoltre importanti effetti diretti e indotti nell’intera economia e altrettanto rilevanti ricadute occupazionaliâ€Â ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio, Giancarlo Grasso.
“I convegni e l’attività di analisi e studio realizzati in questi anni dalla Camera di Commercio di Savona costituiscono una solida base di conoscenza del settore e hanno contribuito a diffondere la cultura del turismo tra gli operatori pubblici e privati, nella crescente consapevolezza che realizzare azioni di promozione turistica significa promuovere e valorizzare l’intero territorio. Mi riferisco dunque non soltanto alle risorse naturalistiche, ma anche alla cultura nel senso più ampio del termine, quindi alla storia, alle tradizioni, anche gastronomiche, ai prodotti tipici, agli eventi che caratterizzano il territorio†ha proseguito il presidente Grasso.
L’indagine sugli esercizi alberghieri della provincia di Savona
“Il 2005 non è risultato un anno turisticamente generoso per l’Italia e anche la nostra provincia, che risulta tra le prime dieci destinazioni preferite in Italia, ha subito negli ultimi anni una progressiva perdita di competitività †ha esordito Massimo Parodi, rappresentante in Giunta per il settore turismo. “Nel convegno organizzato dall’Ente camerale il 7 febbraio scorso alla Fortezza del Priamar, amministratori, operatori ed esperti del settore hanno concordato circa la necessità di varare iniziative di marketing su vasta scala per promuovere e rilanciare l’immagine del territorio, lavorando nel contempo all’innalzamento della qualità delle strutture e della professionalità degli operatori. Seguendo tali indicazioni, l’Ente camerale ha realizzato questa prima indagine sugli esercizi alberghieri, per conoscerne meglio gli standard e le caratteristiche strutturali, con la consapevolezza che, se ben riorganizzata, l’attività turistica può costituire, con le sue caratteristiche di trasversalità , un potente volano di sviluppo e di crescita economica per la nostra provincia. L’analisi dei risultati - ha proseguito Massimo Parodi – evidenzia che alla perdita di quote di mercato la provincia sta reagendo con il rinnovamento dell’offerta di strutture e servizi e lo sviluppo di proposte turistiche orientate a diverse motivazioni di vacanza. L’offerta turistica è infatti chiamata a intercettare le aspettative di benessere dei cittadini (sempre più “turisti†e sempre meno “bagnantiâ€), che hanno crescenti attenzione e sensibilità  a quel complesso di situazioni che determinano il livello di qualità della vita.â€
I risultati dell’indagine confermano la piccola dimensione delle strutture alberghiere della nostra provincia. In media, le imprese rilevate hanno una capacità di circa 100 posti letto per gli alberghi a quattro stelle e 60 posti letto per quelli a tre stelle, che scendono rispettivamente a 30 e 25 posti letto per gli alberghi a una stella.
Considerata la piccola dimensione media, è evidente come rivesta un ruolo fondamentale il lavoro prestato dai titolari di impresa. Per quanto riguarda i dipendenti, in media al 30 giugno si rilevano dai 24 dipendenti nelle strutture a quattro stelle fino al minimo di un dipendente nelle strutture a una stella, passando per gli 8 e i 2 dipendenti delle categorie intermedie.
Gli alberghi della provincia di Savona offrono un’ampia dotazione di impianti e attrezzature, in grado di soddisfare le aspettative della clientela. Riveste un’importanza fondamentale la presenza di parcheggio privato/garage ed infatti tutte le strutture a quattro stelle intervistate e due terzi di quelle a tre stelle offrono tale servizio alla propria clientela. Anche però tra le strutture a due stelle e ad una stella il parcheggio privato ricorre come una dotazione strutturale largamente presente.
In media, la metà delle imprese alberghiere opera in immobili presi in locazione e l’altra metà in immobili di proprietà . Questo dato conferma l’importanza del fattore dell’accesso al credito, che la Camera pone su un livello di primo piano, per favorire gli investimenti degli imprenditori per la ristrutturazione e l’acquisto delle strutture immobiliari.
Per quanto riguarda le dotazioni tecniche ed informatiche, tutte le strutture intervistate a quattro stelle e il 94% di quelle a tre stelle ne dispongono, anche se tale percentuale scende al 60% e al 29% rispettivamente per le strutture a due ed a una stella.
Secondo le stime dell’Isnart, cresce fortemente l’influenza dei canali di intermediazione nelle prenotazioni e in particolare cresce la percentuale di quanti prenotano direttamente tramite internet (dal 6% del 2004 all’11% del 2005). Alla luce di tale fenomeno, risulta particolarmente interessante leggere quali servizi offrono gli alberghi intervistati.
Se tutte le strutture a quattro stelle hanno un sito web, la percentuale scende al 75% per gli alberghi a tre stelle, al 40% per quelli a due stelle e al 24% per quelli ad una stella. Si noti come negli alberghi a quattro stelle il sito venga utilizzato sia a fini promozionali che per prenotazioni on line, mentre soltanto un quarto circa delle strutture consentono anche il pagamento on line. Le prenotazioni on line risultano possibili soltanto nel 57% delle strutture a tre stelle, nel 26% di quelle a due stelle e nel 10% di quelle a una stella.
Per quanto riguarda le tariffe applicate, esse sono risultate del tutto in linea con quelle delle aree a noi concorrenti, mentre la clientela degli alberghi è risultata prevalentemente costituita da turisti singoli e famiglie; tale tipologia di clientela copre dal 65% del fatturato dei quattro stelle al 99% del fatturato delle strutture a una stella.
Al contrario, il turismo organizzato riveste un ruolo significativo prevalentemente negli alberghi a quattro e a tre stelle, dove contribuisce rispettivamente nella misura del 20% e del 15% del fatturato complessivo.