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Articolo n° 910 del 19 Maggio 2006 delle ore 14:59

Santa Corona: raddoppiano interventi artoprotesi

Pietra Ligure. Con l’obiettivo di raggiungere una significativa diminuzione delle liste d’attesa nel campo degli interventi chirurgici di anca e ginocchio, l’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure ha messo in atto una serie di iniziative. “Grazie all’ottimo assetto organizzativo già esistente e con un opportuno adeguamento dell’organico sanitario, sarà possibile incrementare notevolmente il numero delle operazioni d’artroprotesi di anca e ginocchio – spiega il direttore generale, Flavio Neirotti – Innanzitutto sarà allungato il tempo di utilizzo delle sale operatorie di chirurgia protesica, sino ad oggi attive dal mattino presto al primo pomeriggio. L’orario sarà prolungato sino a sera, consentendo così di incrementare il numero di sedute quotidiane”.
A fronte dei circa 1000 interventi di protesi d’anca e ginocchio effettuati nel 2005, è prevista una crescita del 50%. Il numero di pazienti operati quotidianamente al Santa Corona dovrebbe salire dagli attuali 4 a 7, con una media di 35 operazioni settimanali. Il Dipartimento d’Ortopedia ed il Reparto di chirurgia protesica sono uno dei servizi più efficienti del nosocomio pietrese: nel 2005, a fronte di un numero complessivo di 8.786 interventi chirurgici eseguiti in tutto l’Ospedale, 994 sono stati effettuati in Chirurgia protesica, proprio per artroprotesi di anca e ginocchio.
“Il progetto prevede per la parte riabilitativa, in considerazione dell’attuale impossibilità, strutturale e finanziaria, di presa in carico d’ulteriori pazienti, di affidare alla Casa di Cura San Michele di Albenga, il compito di seguire la fase post-intervento. – spiega Neirotti – L’accordo stipulato, per il periodo che va dal maggio 2006 al maggio 2007, prevede che fisioterapisti, medici ed infermieri della Clinica di Albenga prendano in carico ogni giorno 7 pazienti del Santa Corona ricoverati per interventi di protesi di anca e ginocchio. L’indicazione, la supervisione ed il controllo delle terapie e dei trattamenti necessari rimarrà comunque sotto la responsabilità dei medici di Pietra”.
Prosegue: “Questa serie d’importanti iniziative servirà a migliorare l’apparato dell’offerta, non solo del nostro ospedale, ma anche del Servizio sanitario regionale: la diminuzione dei tempi d’attesa per effettuare interventi ad anca e ginocchio, dovrebbe ripercuotersi sul numero dei pazienti che si rivolgono a strutture fuori dalla nostra regione.
Conclude Neirotti: “Le fughe fuori regione dei pazienti sono un problema non trascurabile. La Regione stessa ha individuato tra i principali obiettivi dei Direttori generali la diminuzione della cosiddetta mobilità passiva extra regionale”.


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