Savona. Il caso risaliva al novembre del 2000: una donna savonese aveva subito l’esportazione dell’utero. A finire nei guai era stato Marco Natali, sessantenne, ginecolo in servizio all’ospedale San Paolo di Savona. L’uomo era stato rinviato a giudizio con l’accusa di aborto colposo. Ieri in tribunale la condanna: due mesi di reclusione, pena sospesa. Molto più di quanto richiesto dal pm Alberto Landolfi, che si era limitato a quattro mesi. Il medico aveva sottoposto la donna ad un intervento chirurgico per l’esportazione dell’utero pensando che fosse affetta da una malattia, mentre era semplicemente al quarto mese di gravidanza. Una diversa realtà emersa soltanto dopo l’operazione.