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Articolo n° 1325 del 09 Giugno 2006 delle ore 21:25

Bombe di Savona: un appello per ricostruire la verità

Savona. Un drammatico ricordo impresso indelebilmente nella memoria dei Savonesi: diciotto feriti, una serie notevole di danni a palazzi e strutture pubbliche e private, e la morte di Fanny Dallari. Le bombe che seminarono il panico nella città e nel circondario di Savona dall’aprile del ’74 al maggio del ’75 rimangono una ferita aperta. Ad oggi i parenti delle vittime ed i danneggiati di quella stagione di terrore non hanno ricevuto alcun riconoscimento ufficiale, ma non hanno dimenticato. Un gruppo di cittadini savonesi ha costituito il “Comitato per la verità sulle stragi e tentate stragi nel Savonese”, che si propone principalmente di collaborare alla tutela legale delle persone offese e dei parenti delle vittime nei procedimenti giudiziari che vengono o verranno riattivati. Un’iniziativa che dimostra come i Savonesi vogliano preservare la memoria di un periodo difficile della storia locale, sul quale non è ancora stata fatta piena luce. Recentemente la Procura di Savona ha inviato gli uomini della Digos a frugare tra i fascicoli dell’archivio della Direzione centrale della polizia di prevenzione a Roma ed ha acquisito dagli atti elementi inediti riconducibili all’estrema destra, specificatamente ad Ordine Nero. Si sta procedendo al vaglio più approfondito di questi documenti. Intanto il Comitato per la verità sulle stragi fa appello al sindaco del capoluogo Federico Berruti perché inserisca nell’agenda politica degli organi comunali anche la questione degli attentati dinamitardi in città. Per tale motivo Daniela Dallari e Massimo Macciò, rispettivamente presidente e segretario del Comitato, hanno scritto una lettera al primo cittadino, dove si legge: “Tra i molti e importanti temi politici che Lei, la Giunta ed il Consiglio Comunale affronteranno nel prossimo futuro ve n’è uno che, nonostante sia recentemente tornato di prepotente attualità, è finora passato sotto silenzio nelle dichiarazioni politiche apparse sugli organi d’informazione locali: la questione delle bombe scoppiate a Savona tra l’autunno del ’74 e la primavera ’75. Vi è un rinnovato interesse dei savonesi a conoscere non solo la dinamica e la responsabilità di quegli episodi ma anche la risposta che i cittadini seppero dare al tentativo di sovvertimento dell’ordine democratico: un interesse che non va ignorato ma che, anzi, deve essere ripreso e stimolato nelle giovani generazioni. Il Comitato si augura che Lei voglia e possa inserire nell’agenda politica, tra le iniziative che l’Amministrazione comunale vorrà assumere, anche quelle relative alle bombe di Savona”.


» Felix Lammardo

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