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Articolo n° 1407 del 14 Giugno 2006 delle ore 14:07

Inchiesta IVG sulle spiagge savonesi: 35 euro per una giornata al mare

Ma curiosiamo tra i tariffari e andiamo a scoprire se le contestazioni sono dicerie e pettegolezzi o legittimi dissensi. Le spiagge di Savona, sfiorate da via Nizza e Corso Vittorio Veneto sono vive grazie ai residenti che prenotano il loro ombrellone per tutta la stagione spendendo 1200,00 euro se vogliono godersi la prima fila e la modica cifra di 750,00 euro se si accontentano di restare dietro, magari sulla sdraio anziché comodi nel lettino. Il capoluogo mette a disposizione tre larghe spiagge completamente libere tenute in ordine dal Comune, ma è sprovvista di spiagge libere organizzate. E mentre il campo da beach volley è completamente gratuito e la cabina compresa nel prezzo, a Pietra Ligure giocare a pallavolo, sotto il sole cocente, costa 20 euro l’ora, e la stagione costa 1300 euro senza cabina. La polisportiva Maremola gestisce il beach volley e la spiaggia libera organizzata, una sola in tutto il comune, una parte accessibile anche ai cani. Ma l’arenile di sabbia spessa, quasi ghiaiosa, non può competere con la sabbia grigio-bianca, finissima e priva di polvere che caratterizza Alassio, la cittadina balneare tra le più apprezzate dal turismo, che si differenzia anche dalla lieve pendenza dei fondali. Qui un residente, trattato con riguardo, deve avere a disposizione 1800,00 euro per poter usufruire dei servizi offerti in prima fila per un’intera estate. Allora un turista quanto sborsa? Fino a 3000,00 euro a stagione. E se vuoi godere del litorale solo per poche ore, in una spiaggia privata, un ombrellone e due sdraio potrebbero provocare un esborso di 35,00 euro.
Il residente che stenta ad arrivare a fine mese che deve fare? Semplice: niente sdraio, ma telo sulla sabbia nelle rare e affollate spiagge libere.
Alcune persone che patiscono il contatto con la sabbia preferiscono gli scogli. Qualcuno ignora i prezzi, non ama le sdraio e sceglie volutamente il contatto con la rena.
La spiaggia privata, comunque, è sempre preferita a quella libera per la pulizia, sicurezza ed i servizi. Disgrazie e annegamenti, ovviamente, avvengono per lo più nei tratti di spiaggia libera dove non sono presenti controlli e sicurezza. I servizi primari che giustificano l’ingresso a pagamento sono:

– riservatezza e controllo degli avventori

– pulizia della spiaggia

– servizi igienici

– presenza di un assistente ai bagnanti in grado di intervenire nel caso di bisogno

    Ad ogni modo, vale la pena menzionare la circolare n° 194/83 del Ministero della Marina Mercantile che chiarisce il limite dell’uso esclusivo degli arenili privati, rendendone libero l’accesso in caso di assenza di spiagge libere nel territorio comunale.Ho menzionato finora i diversi tipi di spiagge esistenti nel litorale senza spiegare che, queste, sono suddivise in quattro categorie secondo il contratto a monte che ne regola la gestione:

    1. Private a regime concessorio: i prezzi sono liberi e vengono presentati in Comune ogni stagione; le spese sono rappresentate da un canone demaniale, dalla cartella esattoriale dei solidi urbani, dall’acqua calda, quindi pannelli solari o bombole di gas, assicurazione, elettricità e commercialista.
    2. Libere organizzate: regolate dalle linee guida della Regione, sono affidate a cooperative ed i prezzi sono più accessibili; la “Slo” deve avere condizioni di accesso gratuito e non sono ammessi abbonamenti né prenotazioni; chioschi, bar, docce e servizi non devono occupare più del 20% dell’area in concessione ed il 50% dello spazio, calcolato dalla battigia, deve rimanere assolutamente libero e vuoto ma sorvegliato e pulito.
    3. Stabilimenti balneari: sempre gestiti da una cooperativa ma non obbligati a tenere sgombro il 50% dello spazio.
    4. Libere: aree demaniali marittime idonee per la balneazione, ma non date in concessione, disponibili gratuitamente e liberamente all’uso pubblico.

    Leggi la prima parte dell’inchiesta

    Continua venerdì prossimo


» Doroti Polito

5 commenti a “Inchiesta IVG sulle spiagge savonesi: 35 euro per una giornata al mare”
Elena ha detto..
il 18 Agosto 2006 alle 12:21

La spiaggia privata è preferita per il semplice motivo che non vi è scelta ! Quelle poche pubbliche (dove esistono) sono di fatto inutilizzabili per vari motivi. O sono piccole e quindi occupate già dall alba oppure sono vere e proprie discariche a cielo aperto ! Me sic. Quindi la scelta è obbligata. Riguardo ad i prezzi purtroppo non c’è alternativa tutto costa,tutto è caro e quindi i prezzi ahime sono adeguati. Per la statistica in Alassio per il mese di agosto (completo) ho pagato come prezzo di favore e amicizia 500 euri (sic).
Buona continuazione.
Ele

Nettuno ha detto..
il 19 Agosto 2006 alle 10:20

Approfondiamo tra l’altro a quanto ammonta il canone demaniale, cosa ridicola in termini di cifra, quanti ombrelloni possono essere installati, diciamo in uno stabilimento con una lunghezza di fronte mare che nella media, salvo alcune eccezioni, ad Alassio è di circa 25 metri lineari, e di conseguenza, con un costo medio che sicuramente non è inferiore a 35,00 Euro/giorno senza poi tralasciare l’eventuale costo per una cabina privata. Questi sono i nuovi milionari, che con 3 mesi di attività non poi tanto assatanata per quanto riferito allo sforzo ed all’impegno richiesti, attrezzatura ridicola per investimento (qualche centinaio di euro per postazione) raccimolano somme ingenti e mi pare non debbano neppure rilasciare ricevuta fiscale; e poi hanno anche il coraggio di lamentarsi: vero è che la fame vien mangiando….
Attendiamo con sincera curiosità gli ulteriori approfondimenti
NET

Nettuno ha detto..
il 26 Agosto 2006 alle 09:44

Cara Sig.ra Doroti POLITO,
la Sua inchiesta del 14 Giugno 2006, prometteva novità a seguire il venerdì successivo, ma non vi è stato seguito: forse che la potentissima LOBBY dei Bagni Marini e dei Concessionari l’ha stoppata sul nascere????
Ci faccia sapere almeno per onore della firma, perchè l’argomento da Lei suggerito è di grande rilevanza e di sicuro interesse per tutti, diciamo così, “i consumatori”, perchè di abusi ve ne sono in gran quantità e di chiarezza ve be sarebbe ancor più bisogno.
Sarebbe, inoltre opportuno che qualcuno della controparte, intervenisse, se non altro per diritto di replica, con argomentazioni non faziose e demagogiche come normalmente avviene da quella parte, per discutere serenamente e costruttivamente della materia.
Spero di rileggerLa presto, anzi prestissimo, dato il volgere al termine della stagione balneare.
Saluti
NET

Redazione ha detto..
il 26 Agosto 2006 alle 11:56
Nettuno ha detto..
il 26 Agosto 2006 alle 13:59

Grazie innanzitutto per l’aiuto !
Avevo delle remore a pensare che un’inchiesta di IVG, un’ottima iniziativa editoriale, con rimarchevoli aspetti, potesse trovare bavagli di qualsivoglia genere, ma non ero riuscito a trovare almeno il proseguio di quest’articolo e così ho dovuto scrivere.

Ora due aspetti:

primo – sarebbe opportuno approfondire, come già detto, l’ammontare dei canoni demaniali pagati: del tutto ridicoli e non parametrati con gli introiti, che come Lei correttamente afferma non sono suffragati da dati attendibili, come ricevute fiscali o scontrini o fatture, bensì da calcoli di settore elaborati da commercialisti, quindi sicuramente non basati su dati certi bensì su valutazioni di parte o accertamenti induttivi, anch’essi assai provvisori perchè a volte troppo conservativi ed in altre al contrario.

secondo – sarebbe utilissimo che la redazione ed il servizio tecnico di IVG provvedessero ad aumentare la selezione logica dell’interfaccia di ricerca, così da permettere ad esempio di poter cercare i Suoi interessanti articoli anche utilizzando sempre ad esempio il Suo riverito nome, cosa che attualmente non avviene: insomma aumentare in termini tecnici la potenzialità software delle ricerche logiche sia “semplici” sia delle eventuali “avanzate”. Ciò mi avrebbe permesso di trovare da solo i Suoi articoli, dal momento che sempre ad esempio nella particolare circostanza, rammentavo il Suo nome e non il titolo dell’articolo letto .
Grazie ancora per la pronta e disponibile assistenza ed auguri di buono e fattivo lavoro a Lei e Colleghi. Il buon giornalismo è una delle ultime spiagge, come quelle libere di sabbia, della buona e sana democrazia !!
NET

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