Savona. Giro frenetico di consultazioni a Palazzo Sisto per completare il quadro della nuova giunta di Savona. Ormai definita la scelta di un esecutivo a otto ruote motrici. Quattro gli assessori per i Ds, partito di maggioranza relativa: Franco Aglietto, Luca Martino, Livio Di Tullio e Lucia Bacciu. Scontato il nome di Jorg Costantino per Rifondazione comunista. Paolo Caviglia per la Rosa nel pugno sarà vicesindaco. Franco Lirosi e e Giampiero Aschiero in quota alla Margherita. Con l’ingresso di Aschiero vince la linea del coordinatore Alfio Minetti contro quella di Bertolotto, a cui era gradito Livio Giraudo; la Margherita su questo nome ha consumato una battaglia interna che si è conclusa con le dimissioni dall’esecutivo di Carlo Scrivano. La presidenza del Consiglio comunale di Savona, invece, andrà a Marco Pozzo della Rosa nel pugno. A bocca asciutta Comunisti italiani e Gente della Liguria. E la lista di Pittaluga storce il nasco accusando Berruti di non aver rispettato i patti. Inizia a profilarsi anche la scelta del nuovo city manager, scelta che potrebbe ricadere su un uomo di fiducia del neo sindaco: Nanni Ferro, che manterrebbe così anche la presidenza dell’Ips. Si vedrà invece se Franca Spina, segretario generale, verrà confermata o meno. Intanto arrivano da parte dei dirigenti le prime proposte sui temi caldi del capoluogo dopo l’invito a mettersi al lavoro rivolto dal primo cittadino. Tra i progetti: ritocchi alle tariffe dei parcheggi per agevolare la sosta in centro; trasferimento del mercato intorno a piazza del Popolo per lasciare liberi i posti auto; maggiori risorse all’Ata perché vengano impiegati più netturbini.
