Andora. In tre avevano violentato una donna di 46 anni, di origine cilena, il 15 aprile scorso. Il fatto si era consumato in un alloggio di Andora dove la donna si prostituiva. Uno dei tre era andato nell’appartamento di N.M., queste le iniziali della malcapitata, per concordare una prestazione sessuale. Poi era stato raggiunto da altri due amici, entrati con la forza nell’abitazione. A quel punto si è scatenata la violenza. Il terzetto ha legato la donna ad una sedia, introcendole uno straccio bagnato in bocca, e sono cominciate le sevizie che si sono protratte per alcune ore. In due hanno sottratto un bancomat dalla borsa della prostituta e si sono recati ad uno sportello per prelevare dei contanti, ma senza risultato in quanto la donna aveva fornito loro un codice falso. A quel punto, nuovamente in tre, l’hanno minacciata con un coltello e mettendole una pentola sotto al collo l’hanno terrorizzata facendole credere di volerla sgozzare. Quindi l’hanno violentata a turno e alla fine sono fuggiti portando via un lettore dvd, una radio e più di duecento euro. Come se non fosse successo niente hanno ripreso la propria strada, forse concludendo la serata in discoteca, probabilmente pensando che la prostituta, in apparenza extracomunitaria, non avrebbe denunciato il fatto. In realtà però la donna è cittadina italiana e ha raccontato tutto agli inquirenti con una testimonianza che si è rivelata fondamentale per l’identificazione dei colpevoli. Dopo due mesi di intense indagini coordinate dal sostituto procuratore Danilo Ceccarelli, grazie soprattutto a riscontri effettuati dai tabulati telefonici, i carabinieri del nucleo operativo di Alassio insieme con i loro colleghi della stazione di Andora sono riusciti a risalire ai violentatori. Si tratta di Daniele Scibbona, 24 anni, di Albenga, e di due fratelli, Graziano e Giuseppe Gurrisi, di 23 e 26 anni, originari di La Loggia in provincia di Torino. Il gip del tribunale di Savona Chiara Venturi ha emesso le ordinanze di custodia cautelare in carcere e nella giornata di ieri, tra le 14 e le 18, i militari hanno eseguito gli arresti, prelevando i responsabili presso i rispettivi luoghi di lavoro.