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Articolo n° 1490 del 19 Giugno 2006 delle ore 06:26

Santa Corona, nuove regole per l’assistenza non sanitaria

Pietra Ligure. La direzione Generale del Santa Corona ha da poco approvato una nuova disciplina che regolamenta l’assistenza integrativa privata non sanitaria offerta a pagamento. Si tratta di tutte quelle attività che vengono prestate alle persone ricoverate, da personale esterno, per dare soprattutto “supporto psicologico, affettivo e relazionale nonché per creare un clima rassicurante, familiare e umano attorno al paziente”. La pratica dell’assistenza integrativa è abbastanza diffusa in tutti gli ospedali, soprattutto nel caso di persone anziane o di quanti hanno subito un intervento debilitante. Oltre all’assistenza medico-infermieristica, garantita dal personale sanitario dell’azienda 24 ore su 24, i familiari possono scegliere di affiancare alla persona ricoverata la presenza di una persona esterna, per garantire, giorno e notte, un aiuto e un supporto dal punto di vista psicologico.
“L’Ospedale eroga e garantisce ai pazienti, 24 ore su 24, tutta l’assistenza medico-infermieristica necessaria attraverso suo personale qualificato. In alcuni casi le famiglie si rivolgono a personale esterno per garantire ai parenti ricoverati un supporto psicologico e morale aggiuntivo ed una presenza costante. In questo ambito le nuove norme nascono dal desiderio di garantire e tutelare al massimo i degenti dei nostri Reparti” dichiara il dott. Neirotti, direttore generale del nosocomio di Pietra. “Considerato il disagio psicologico dei pazienti, è per noi importante migliorare la qualità dell’assistenza ospedaliera anche dal punto di vista dell’umanizzazione e dell’accoglienza.
Per fare in modo che tale attività assistenziale integrativa venga svolta in maniera corretta e ne sia garantita la qualità, è stata modificata la precedente normativa aziendale in materia.”
Ecco, in sintesi, cosa prevede la nuova disciplina. In casi particolari, il medico e il caposala possono autorizzare la presenza oltre gli orari di visita di altre persone che prestino assistenza continuativa a un degente. Possono essere familiari, persone di fiducia, volontari, obiettori di coscienza oppure personale di cooperative sociali di assistenza a pagamento.
Il nuovo regolamento prevede che presso i reparti, presso l’ufficio relazioni con il pubblico, e negli appositi spazi e bacheche distribuite all’interno dell’ospedale sarà disponibile l’elenco completo ed aggiornato delle cooperative sociali di assistenza che, garantendo il rispetto di criteri base fondamentali, sono state autorizzate ad operare all’interno dell’ospedale.
Tale elenco conterrà l’indicazione di ragione sociale, sede, recapito telefonico e tariffa oraria applicata da ciascuna cooperativa. In tale elenco si troveranno solamente quelle cooperative di servizi che rispettano gli standard qualitativi stabiliti dall’Azienda, fissati in modo tale da garantire un’assistenza qualificata ed affidabile. La nuova disciplina stabilisce con maggiore precisione modalità e limiti per l’esercizio dell’attività di assistenza.
“Il nuovo regolamento intende attivare una migliore definizione ed un controllo più attento sulle attività di assistenza integrativa prestate da personale esterno. Lo scopo finale è tutelare al massimo le persone ricoverate presso i nostri reparti, e fare in modo che questi servizi vengano svolti secondo modalità corrette e rispettando gli standard qualitativi opportuni. Da sempre dedichiamo grande attenzione alla cura e all’organizzazione di aspetti importanti dell’attività ospedaliera come l’umanizzazione dei rapporti e l’accoglienza offerta ai pazienti. Molte delle iniziative attivate in questi anni in collaborazione le associazioni di Volontariato e tutela, sono nate dall’intenzione di garantire e migliorare ancora il comfort e l’accoglienza dedicata agli utenti” conclude il dott. Neirotti.


» F. Lammardo

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