Alassio. “Questo governo ha già dimostrato da che parte sta. Sta dalla parte della grande industria e delle cooperative. Ha messo in atto una manovra tesa a spostare le forze lavoro nelle cooperative a dispetto delle licenze individualiâ€.
Il riferimento all’attualissimo braccio di ferro tra la categoria dei tassisti e il Governo è evidente e vede il Sindaco di Alassio, Arch. Marco Melgrati scendere in campo direttamente con un chiaro messaggio rivolto ai tassisti alassini.
“La Giunta Comunale di Alassio è solidale con i tassisti della città – dichiara infatti – e ufficializziamo l’intendimento di non liberalizzare le licenze come invece suggerisce il Decreto Bersani. Esiste un Regolamento Comunale vigente e tale rimarrà a prescindere dal decreto Bersaniâ€
E via poi alle valutazioni sul decreto stesso: “Impone ai Comuni un confronto con una categoria che, specie sul nostro territorio, ha già problemi gravi legati alla stagionalità del lavoro. I tassisti di Alassio attivissimi d’estate soffrono in maniera significativa del calo di presenze durante l’inverno, ma non per questo cessano di offrire un servizio che è prezioso per il benessere della città . Liberalizzare le loro licenze è un colpo che i tassisti alassini certo non meritano e come Sindaco farò tutto quanto in mio potere per evitare che il Decreto Bersani venga applicatoâ€.
“Come dicevo il Governo Prodi si sta mostrando per quello che si temeva fosse e i problemi che ne derivano mostrano un Governo con i giorni contati – è la chiusura del Sindaco Melgrati – La speranza è che la cittadinanza, il Paese comprenda e contribuisca ad accelerarne l’agonia, rimandandolo a casa prima possibileâ€
Pensare male del governo italiano non implica il doversene vergognare! La sinistra lo ha fatto per 5 (cinque) anni e nessuno glielo ha impedito. Questa è la democrazia, piaccia o non piaccia.
Siccome il decreto Bersani (Franca lo legga!) altro non è che una delega ai Comuni per disciplinare ulteriormente l’attività dei tassisti, il sindaco Melgrati (che non è stato eletto dal 50%degli elettori – come il governo Prodi – ma bensì dal 70% degli alassini!) bene fa a non volerlo applicare, perchè è nelle sue prerogative di Sindaco.
In quanto ai sondaggi Franca ricordi quelli che avevano previsto una schiacciante vittoria della sinistra alle politiche di aprile o quelli più “leggeri” che prevedevano l’impossibilità per la Nazionale Italiana di giocare la finalissima…
Comunque bravo Melgrati che sta dalla parte dei lavoratori!
Sta a vedere che melgrati è un comunista come il 90% degli italiani che fanno finta di on saperlo….ma come fa parte di un partito che del liberismo ha fatto la bandiera e poi alla prova dei fatti si dimostra conservatore di interessi corporativi..avete governato per cinque anni ma di liberismo neanche l’ombra….una risata ti seppellirà ..a per il momento a casa ci siete andati voi, per il futuro si vedrà …
…dimenticavo a quando la difesa dei farmacisti, degli avvocati e dei notai….la scorsa legislatura avevate proposta l’abolizione del passaggio di proprietà dai notai…ma poi alla fine non avete fatto niente per difendere la corporazione dei notai a discapito dei cittadini…
ah Provolone, il tuo nome è già un programma!
Melgrati ha difeso i TASSISTI e non i notai (chiedilo al notaio Valentino quanto bene gli vuole Melgrati…) e neanche i farmacisti (chiedilo al cons. comunale di opposizione dott. Testa, farmacista, quanto bene vuole anche a lui…).
Scherzi a parte, una cosa è difendere una categoria di lavoratori come i Tassisti, assolutamente assimilabili a molte categorie di lavoratori dipendenti, un’altra è correre in soccorso di corporazioni che di aiuto non ne hanno bisogno e che avrebbero già dovuto essere regolate dal governo Berlusconi, hai perfettamente ragione. Evitiamo però processi alle intenzioni: Melgrati ha difeso i TASSISTI e non i Notai, gli Avvocati e i Farmacisti. Critichiamolo, se lo riteniamo, per quanto ha espresso e non per altro che non ha mai detto.
Certo Provolone che tu mi ricordi un amico di Via Marconi, uno con la rosa nel pugno o qualcosa di simile in mano, mah… magari mi sbaglio, lui più che il Provolone mi ricorda la Scamorza…
Forza Italia dovrebbe essere un partito liberista caro sindaco Melgrati e non ergersi a baluardo degli interessi corporativi (notai , avvocati, farmacisti, tassinari).Penso abbia perso un occasione per tacere.
Ad Alassio in Inverno trovare un taxi dopo le 19 è spesso impossibile. La liberalizzazione si tradurrebbe pertanto in un toccasana per i cittadini. Melgrati difende i tassisti per mere ragioni elettorali. I Tassisti in questi giorni hanno mandato in tilt le città italiane e nessuno ha pensato di contestargli il reato di interruzione di pubblico servizio…Comunque alla fine vedrete il Governo farà marcia indietro. In questo paese basta che un sindacato, qualche ambientalista, o qualche tassista dica no per bloccare le sacrosante riforme. Quanto a Melgrati non mi ha sorpreso la sua posizione. Il sindaco è in forza Italia solo per convenienza, non è mai stato un liberista. Lo hanno votato e adesso se lo godano!
Certo Gino Spiga che il tuo stile mi ricorda l’olio di ricino, quello di fare nomi e cognomi associandoli a giudizi sommarii, addirittura ipotizzare al buio dietro ad un nick una persona (amico?) indicandone la Via Marconi , persona che sarà pur libera di tenere nel suo pugno ciò che vuole, ma sei proprio sicuro nel mettere in mezzo persone molto molto probabilmente ignare ? Magari ti sbagli , magari… Ma il tuo stile invece è inconfutabile…
Caro Vintage,
non so cosa centri il tuo commento con il problema dei tassisti alassini, ma cercherò di farmi aiutare nell’analisi del tuo intervento da un bravo terapeuta. Anche tu mi ricordi qualcuno che visto in Padania… ma ho conosciuto in Franza…oppure in Spagna…mah, mi dirai tu, purchè se magna….
Le persone citate, a partire da Melgrati, non sono ignare verginelle ma personaggi del panorama politico e sociale alassino con le quali ho un ottimo rapporto, legame che mi consente anche l’uso ironico delle loro amicizie (o inimicizie) senza “olio di ricino”.
Sarebbe interessante che, invece di elevarti al ruolo di censore dei costumi altrui, esprimessi un tuo commento sulla vicenda, come comunque ho fatto io.
P.S.: Ma a che li scrivi ‘sti post? Le 2,39 di mattina? … allora sei perdonato!
Si Gino Spiga,
anzi no, non dirò io “purchè se magna”.
Delle persone citate da te non mi riferivo certamente al Sindaco Melgrati, che concordo, non mi pare proprio un ignara verginella, ma lo stile di immaginare che dietro un nick ci sia “un amico di Via Marconi, uno con la rosa nel pugno o qualcosa di simile in mano”; e ancora : “lui più che il Provolone mi ricorda la Scamorza… “. Ecco scusa, ti consiglierei più attenzione perchè questa persona di Via Marconi potrebbe essere lui molto molto probabilmente ignara, Provolone potrebbe non essere lui, se non nelle tue fantasie… E’ questa denigrazione gratuita, cosa che per altro tenti di fare anche con me dicendomi “Anche tu mi ricordi qualcuno che visto in Padania… ma ho conosciuto in Franza…oppure in Spagna…mah, mi dirai tu, purchè se magna…”, ecco lo stile inconfutabile a cui mi riferivo…
Va bene ok, ti dirò la mia opinione sui Tassisti.
Molto semplice. Un Decreto Legislativo indica che là dove La Giunta Comunale lo ritenga neccessario possa concedere nuove licenze, per altro indicando che i proventi di queste eventuali nuove concessioni vengano distribuiti equamente tra quelle già esistenti. Direi sia una ottima idea per i luoghi là dove necessario, una pessima idea invece là dove non necessario, ecco perchè il Decreto lascia la scelta al Sindaco e alle Amministrazioni, il nostro Sindaco Melgrati ritiene che questa novità in Alassio non sia necessaria, a naso concorderei con lui visto il numero sufficiente e forse considerevole di taxi sul territorio alassino, lui è il Sindaco e decide lui. Il Decreto Bersani è stato ben accolto da ogni parte e da tutta la comunità internazionale come la chiave che può dare la spinta ad una liberalizzazione del mercato che è il lievito della vera ripresa economica, ad esempio abbatterebbe le Tabelle dei minimi tariffari dei professionisti , avvocati, notai , commercialisti , farmacisti ecc. ecc., nuove licenze per i panifici , taxi , ecc. ecc., io mi sono sempre chiesto come mai per il passaggio di proprietà di un autovettura bisogna andare da un notatio e pagare centinaia di euro, anzi buttar via centinaia di euro, quando basterebbe andare dal tabaccaio spendendo poche decine di euro.
Grazie del perdono…
Ciao
Ciao Vintage,
concordo completamente con le tue considerazioni sulle categorie “corporative”.
Concordo altrettanto con tutti quelli che affermano che le liberalizzazioni le avrebbe dovute fare la Casa per le Libertà . E’ una delle ragioni per cui ha (giustamente!)perso le elezioni.
Credo che riguardo al mio nickname tu invece abbia preso un abbaglio. Le frasi che ho utilizzato nel mio intervento le ho copiate da un manifesto affisso contro alcuni noti “faccendieri” della politica dal responsabile alassino di un partito, personaggio del quale condivido poco l’ideologia ma mi fa impazzire il gusto per la satira e l’ironia. Mi diverte che qualcuno ogni tanto mi confonda con lui o con altri, e magari si incazzi pure: è il bello della “rete” dove sei uno, nessuno, centomila, e conti solo per quello che dici e non per quello che sei o potresti essere. La supremazia dell'”effetto” sulla “causa”, roba da sconvolgere generazioni di Fisici e Filosofi. “E’ la rete, darling…” direbbero in quel film.
E la notte, se non devi lavorare, dormi o tromba e lascia perdere internet.
“Take it easy, take a change”.
Saluti
Provolone, scamorza, auricchio…non conta il nick…conta solo la possibilità di poter esprimere liberamente le prorpie idee e opinioni, sempre nel rispetto altrui, grazie alla rete la vera rivoluzione….
Ciao
p.s. non sono l’amico di via marconi..ma questo non è importante…
Il sindaco Melgrati dovrebbe vergognarsi a parlare in questo modo dell’attuale Governo eletto da metà degli italiani. Vorrei dirgli che molti la pensano diversamente dal sindaco e che meritano rispetto delle proprie idee.Provi a leggere qualche sondaggio su qualche giornale e se ne renderà conto.