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Articolo n° 1881 del 10 Luglio 2006 delle ore 07:05

Campioni del Mondo: tutta la provincia in festa

La notte si tinge di tricolore in tutta la provincia di Savona. Gli azzurri conquistano il titolo mondiale per la quarta volta nella storia del calcio, regalando agli italiani un’impresa sportiva che resterà memorabile. I tifosi in festa riempiono le strade delle località savonesi, scatenandosi in grida di esultanza e sventolando bandiere con un orgoglio nazionale che solo i grandi eventi calcistici sembrano ormai poter risvegliare. A Savona massima trepidazione sino all’ultimo rigore davanti al maxischermo di piazza Sisto. I tempi regolamentari si chiudono sull’1-1. Al rigore di Zidane la folla trema: brivido al rimbalzo sulla traversa ma la palla finisce in rete. Poi il pareggio di testa di Materazzi e la gente riprende coraggio. I savonesi vogliono fare allo spiedo i galletti e lo hanno scritto anche in uno striscione: ci credono fino in fondo. I tempi supplementari non bastano, si va ai rigori. La tensione in piazza è palpabile. Errore di Trezeguet che spedisce la palla sulla traversa, mentre i rigoristi italiani fanno impeccabilmente il loro dovere: Pirlo, Materazzi, De Rossi, Del Piero e infine Grosso. E’ il tripudio. L’Italia ha vinto la finale dei Mondiali di Germania 2006 contro la Francia. La folla si riversa in piazza Mameli ed esprime in mille modi la gioia: grida, mani al cielo, abbracci, petardi, fumogeni, danze, trombe e clacson, sfottò nei confronti dei transalpini. Decine di persone si tuffano nella fontana di piazza Marconi per un bagno liberatorio. La piazza del monumento ai caduti è blindata: carabinieri, polizia e vigili urbani sorvegliano i festeggiamenti all’interno dell’area e nel contempo tengono sott’occhio lo scorrere frenetico della circolazione di auto e moto all’esterno. La separazione tra pedoni e veicoli ha evitato possibili incidenti dovuti all’imprudenza del momento, secondo le disposizioni del questore Giovanni Trimarchi. In Valbormida invece tutti riuniti intorno al maxischermo di piazza della Vittoria a Cairo; anche qui i festeggiamenti si sono protratti sino all’alba. Incontenibili i caroselli dei tifosi che hanno seguito la finale in piazza Partigiani ad Alassio. Sia ad Alassio che ad Albenga non sono mancate intemperanze: alcuni cassonetti sono stati incendiati. Lunghe le sfilate di auto in festa su tutta l’Aurelia. Da Berlino alla provincia di Savona l’esultanza per il titolo mondiale: il quarto, conquistato con determinazione e onore dalla squadra di Lippi, dopo le vittorie mondiali del ’34, del ’38 e del 1982. L’emozione trascende ogni stress, ogni preoccupazione, ogni guaio piccolo o grande. E stamani, sull’ingresso del cimitero di Leca d’Albenga, è apparso uno striscione con questa scritta: “Mamma e papà non sapete cosa vi siete persi: siamo Campioni del Mondo”.


» F. Lammardo

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