Cairo M.ntte. Protesta dell’ENPA di Savona contro la battuta di caccia al cinghiale svoltasi sulle alture di Cairo (dieci animali uccisi) la scorsa settimana e contro la prossima, preventivata per domenica mattina in località Rocchetta.
L’ENPA ha chiesto alla provincia di conoscere l’iter procedurale della battuta, che non sembra essere stato conforme alle norme di legge vigenti; l’associazione vuole conoscere se, prima di organizzare la mattanza, è stata accertata l’effettivo verificarsi di danni alle colture, tali da giustificare un intervento tanto drastico.
Sulla gestione degli ungulati (cinghiali, caprioli e diani) l’ENPA savonese continua a ribadire inascoltata il proprio punto di vista, sulla base della situazione che tutti possono verificare: se si è finora affidato solo ai fucili dei cacciatori il controllo di tali animali ed essi continuano ad aumentare, assieme al numero di soggetti uccisi ed ai danni arrecati, è evidente che questo non è il sistema idoneo per contenerli. Per anni l’ENPA ha chiesto che, come avviene in molte parti del mondo per problematiche simili, si commissionino ad istituti scientifici, non legati ai cacciatori, studi di fattibilità di campagne di somministrazione di sostanze specifiche in grado di limitare le nascite delle specie selvatiche in presunto soprannumero; e che si effettui l’esatta perimetrazione dei bacini a rischio agricolo, con definizione di procedure, istruttorie e verifiche preliminari.