Savona. E’ stato ricostruito in 3D l’omicidio di Daniele Carelli, il ventiseienne vadese freddato a colpi di pistola il primo maggio del 2005 in corso Ricci. Una ricostruzione realizzata dai laboratori dell’Unità per l’analisi del crimine violento di Roma in collaborazione con la polizia scientifica della Questura di Savona che sarà presentata al processo in Corte d’Assise, già fissato per il prossimo 18 ottobre. Sul banco degli imputati compariranno Lucio Saggio e suo nipote Alessio Conti, chiamati a rispondere di omicidio volontario in concorso. Questioni di droga all’origine del gesto criminale. Carelli probabilmente vantava un credito nei confronti di Conti e quest’ultimo si sarebbe servito dello zio, Lucio Saggio, per l’esecuzione materiale dell’assassinio che avrebbe definitivamente chiuso la questione. Gli esperti della scientifica hanno utilizzato uno scanner laser per ricreare virtualmente la scena del delitto e si sono basati su tutti gli elementi raccolti dagli agenti della squadra mobile e dagli specialisti, nonché sulle testimonianze delle persone che si trovavano nei pressi dell’Ipercoop, dove si è consumato l’episodio di sangue. In base alla sequenza di fotogrammi resi dall’apposito software della polizia, Carelli viene avvicinato da un uomo con il casco, che ha appena lasciato lo scooter contro il muretto del torrente Letimbro. Il killer esplode tre colpi di pistola contro la sua vittima, che cerca di attraversare la strada, ma viene raggiunta da un ultimo colpo alle spalle, letale. La ricostruzione diventa ancor più importante se si pensa che definisce in maniera precisa la traiettoria dei proiettili. Effettuata su richiesta del procuratore capo della repubblica di Savona Vincenzo Scolastico, la ricostruzione virtuale del delitto può contribuire sensibilmente alla determinazione della dinamica dell’omicidio e all’accertamento delle responsabilità criminali.
