Cairo Montenotte. E’ di nuovo sciopero per i dipendenti della Ferrania, l’industria valbormidese di pellicole fotografiche. Dalle 6 di questa mattina è in corso un sit-in dei lavoratori davanti all’accesso della fabbrica. La protesta è scattata per la decisione dell’azienda di mettere in cassa integrazione altri 120 lavoratori per tre settimane. Le organizzazioni sindacali non hanno controfirmato il provvedimento, anzi hanno invitato i nuovi cassa integrati a recarsi oggi al lavoro: la direzione dell’azienda però ha impedito loro l’ingresso allo stabilimento. Di qui l’astensione, per solidarietà , di tutti gli altri dipendenti. Intanto le istituzioni savonesi e valbormidesi si dicono vicine ai lavoratori di Ferrania e dichiarano inoltre: “Giudichiamo molto grave l’atto unilaterale con cui l’azienda ha deciso di disporre una ulteriore cassa integrazione per 120 lavoratori in rottura con le organizzazioni sindacali che chiedevano di discutere della cassa integrazione solo alla luce della presentazione di un piano industriale. Riteniamo che questo atto sia in aperta contraddizione con la lettera e lo spirito del protocollo d’intesa del 2 luglio 2005 e dell’accordo di programma del marzo scorso che prevedeva chiare clausole sociali a tutela dell’occupazione. Le istituzioni in questo momento sono impegnate a richiedere un incontro immediato alla direzione dell’azienda al fine di verificare ogni possibilità per evitare una definitiva rottura tra le parti”. Il documento con cui gli enti si dichiarano a fianco dei dipendenti della fabbrica valbormidese è stato firmato da Roberto Peluffo, assessore provinciale all’industria; Giancarlo Battaglino, assessore all’industria del Comune di Cairo; Sergio Gallo, presidente della Comunità Montana Alta Valle Bormida; Mauro Righello, sindaco di Millesimo; Olga Beltrame, sindaco di Altare; Ezio Billia, sindaco di Cengio; Mattia Rossi, vicesindaco di Carcare. Domani mattina sindacati e proprietà dell’azienda si incontreranno per la presentazione del piano industriale.
