Otto persone arrestate e venticinque denunciate a piede libero. Questo il bilancio dell’operazione condotta dal Nucleo provinciale di Polizia Tributaria e dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Genova contro la clonazione di carte di credito. Le indagini e le perqusizioni hanno riguardato diverse città italiane e in Liguria si sono concentrate a Genova, Finale Ligure e Albenga. E’ stata sgominata una vera e propria banda organizzata, che utilizzava terminali pos artefatti per captare codici di carte di credito con relativi pin e che successivamente “svuotava” le carte clonate grazie a titolari compiacenti di esercizi commerciali. Tra i denunciati, ben undici negozianti di Genova. L’ideatore del sistema, chiamato “l’ingegnere”, aveva creato un falso sito web delle poste italiane attraverso cui, mediante una tecnica conosciuta come “phishing”, riusciva a captare codici e pin di carte di credito e bancomat ai danni di ignari clienti di poste italiane. Tra gli otto arrestati anche un albenganese: si tratta di Fabio Fioravanti, 38 anni, titolare di una catena di negozi di ceramiche e arredi per bagno con punti vendita in Liguria e a Milano. L’uomo, che già stato condannato in passato per aver compiuto frodi nel Basso Piemonte, sta scontando gli arresti domiciliari nella sua abitazione ad Albenga e la sua posizione all’interno dell’organizzazione truffaldina deve essere ancora chiarita.
