Alassio. Una donna cinese di 43 anni, L.X., residente ad Alassio, stanca di subire da mesi vessazioni e minacce, si è rivolta ai carabinieri raccontando la sua drammatica storia e denunciando il suo aguzzino, Lu Changfa, regolare di 47 anni, anch’egli abitante in Alassio dove lavora. Quest’ultimo, probabilmente perseguitato dalla malattia del gioco alle slot machine di qualche bar o del vicino casinò, trovandosi in grosse difficoltà economiche, aveva iniziato a richiedere somme sempre maggiori alla connazionale. Dapprima qualche centinaio di euro, poi ieri sera la svolta: verso mezzanotte ha telefonato alla donna chiedendogli 6000 euro. Al rifiuto di lei, l’uomo si è presentato presso la sua abitazione e dopo essere entrato con prepostenza, ha afferrato un coltello da cucina con il quale l’ha minacciata di morte: se non avesse esaudito le sue richieste, l’avrebbe ammazzata. Terrorizzata e dopo una notte insonne, sotto la vigilanza dell’uomo che si era intrattenuto nella sua abitazione, verso le otto di questa mattina si è recata in una banca del centro dove è scoppiata a piangere. Gli impiegati, appreso dell’accadduto, l’hanno invitata a denunciare il tutto. In tal modo i carabinieri della locale stazione e del nucleo operativo, dopo aver ascoltato il racconto, le suggerivano di fingere di aderire alla richiesta del suo persecutore, predisponendo un servizio di appostamento che poi ha consentito di cogliere con le mani nel sacco l’uomo mentre riceveva il denaro. Sono subito scattate le manette ed il cinese è stato trasferito alla casa circondariale di Savona a disposizione della Procura della Repubblica.