Varazze. Grazie ad una piccola capsula iniettata in modo indolore sotto cute, la cagnetta Giulia ha potuto riabbracciare il padrone che l’aveva persa. E’ accaduto nei giorni scorsi a Varazze, dove la cagnetta si era smarrita ed era stato accolta nel rifugio di Cadibona dell’Ente Nazionale Protezione Animali. Con un apposito apparecchio, definito “transponder”, in dotazione al servizio veterinario Asl, è stato poi possibile leggere la sigla alfanumerica contenuta nel microchip e risalire al proprietario, al quale è stata riconsegnata Giulia, tra un tripudio di uggiolii, scodinzolamenti e qualche lacrima di gioia. E’ l’ennesima prova dell’utilità (dal 1991 è anche un obbligo di legge) di far tatuare i propri cani. Purtroppo però non è spesso facile risalire al proprietario attraverso il microchip, a causa della non completa disponibilità , in tutta Italia ed in Liguria in particolare, degli archivi, finora strutturati a livello provinciale. Per tali motivi le sezioni savonesi dell’Enpa e della Lega del cane hanno chiesto all’assessorato regionale alla sanità un incontro urgente per risolvere il problema.