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Articolo n° 2327 del 29 Luglio 2006 delle ore 11:17

Loano: bilancio positivo per “Suoni della tradizione”

Loano. Si è chiuso con una grande festa di danze e musiche occitane l’edizione 2006 del Festival Suoni della Tradizione, vetrina della musica tradizionale che da ormai due anni trova linfa vitale nel prestigioso Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale italiana.
Dal 25 al 28 luglio a Loano si sono ritrovati operatori culturali, etichette discografiche, musicisti e giornalisti che hanno dimostrato che la musica tradizionale rappresenta un settore vitale della musica italiana che si rinnova e si ridefinisce di giorno in giorno. Ed proprio per fare il punto sulla musica popolare italiana e offrire un’occasione di confronto tra le tante esperienze e produzioni musicali del momento che è nato lo scorso anno il Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale italiana.
La seconda edizione del Premio ha ottenuto un grande riscontro di pubblico e apprezzamenti da parte degli operatori del settore.
Oltre mille persone hanno seguito con entusiasmo la serata del 27 luglio quando sul palco del Giardino del Principe si sono incontrati il “Parto delle nuvole pesanti”, Davide van de sfroos e Otello Profazio per dar vita ad un concerto che idealmente ha unito il nord e il sud d’Italia musicale mostrando quanto tradizione non significa necessariamente ripetizione stereotipa di modelli antichi, mai rinnovati, ma trasmissione di culture diverse e vive. Una trasmissione che nel concerto ha avuto un pretesto: parlare dei luoghi comuni attraverso tre animali che li simboleggiano. L’asino, il corvo, il lupo.

“Siamo molto soddisfatti” dice l’Assessore al Turismo e alla Cultura, Nicoletta Marconi “poiché la formula individuata con i direttori artistici del Premio, Enrico Deregibus e John Vignola, è stata accolta con grande favore dal pubblico che numeroso si è ritrovato sul lungomare, nelle prime due serate, e che a gremito, oltre le migliori aspettative, il Giardino del Principe nella serata di giovedì 27 luglio. Il pubblico ed i tanti giornalisti presenti hanno apprezzato la scelta di coniugare uno spettacolo dal sapore popolare con proposte artistiche di grande capacità comunicativa. La contaminazione di generi e strumenti, l’incontro tra folk e rock senza mai rinunciare agli obiettivi culturali del Premio, sembrano segnare definitivamente la strada del premio e del festival di Loano.”

Il festival Suoni della Tradizione ha visto la numerosa presenza di giornalisti e operatori del settore.  Enrico de Angelis (Premio Tenco), Ciro De Rosa (World Music), Tiziano Menduto (Folk Bulletin), Antonio Vivaldi (XElle – Repubblica), Giorgio Casari (Mucchio Selvaggio – Kataweb), Guido Festinese (Il Manifesto), Annalisa Scarsellini (Intimità) hanno seguito con interesse il festival accogliendo con caldi applausi la premiazione (martedì 25 luglio) di Valter Colle a cui è andato il Premio alla realtà culturale 2006, di Tendachënt, che hanno ritirato (mercoledì 26 luglio) il Premio per il Miglior disco dell’anno 2005 assegnato all’album La valle dei Saraceni e di Otello Profazio che nella serata del 27 luglio ha ricevuto il Premio alla Carriera 2006.


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