Provincia. Economia savonese: non c’è da stare molto allegri, ma ci sono segni che fanno ben sperare. Dal consuntivo presentato ieri dal presidente della Camera di Commercio, Giancarlo Grasso, emerge una congiuntura poco confortante, pur in miglioramento. L’anno scorso il Pil provinciale è cresciuto dello 0,1%, molte iniziative procedono al rallentatore, il turismo ha perso colpi, i consumi sono calati, solo l’edilizia ha consentito al reddito di restare in terreno positivo. Ma tra i dati negativi del primo semestre 2006 qualcosa di incoraggiante c’è: il settore turistico ha mostrato una buona tendenza a fine maggio, il commercio si sta risvegliando, il porto di Savona-Vado promette sempre bene e le aziende savonesi mostrano segnali di ripresa. L’inerzia dell’economia savonese ha bisogno di forze propulsive. Tra le necessità ravvisate dal presidente dell’ente camerale: la realizzazione della Albenga-Carcare-Predosa, quale alternativa all’Autofiori; il raddoppio ferroviario; lo sviluppo dell’aeroporto di Villanova d’Albenga. Gli abitanti della provincia di Savona rappresentano il 17,7% della popolazione ligure: sono 282.548, con un aumento di 928 unità in un anno. Il tasso di disoccupazione è il più basso della Liguria (5,3%), mentre gli occupati sono il 18% del totale regionale. Le imprese sono 243 unità in più, con un saggio di crescita pari allo 0,76% superiore al dato nazionale. Il valore aggiunto provinciale si aggira sui 6,65 miliardi di euro (23.616 euro pro capite). L’andamento degli impieghi bancari è salito, in pratica più investimenti e meno depositi: 12,4% in più rispetto al 6,7% della Liguria e all’8% nazionale.