Cairo M. Il Piano industriale di Ferrania non convince l’associazione “per Ferrania”, che ha espresso crtiche per la fine della produzione del fotocolor prevista per il 2007 con relativa perdita di 250 lavoratori. Possibile chiusura anche per la Radiologia tradizionale, mentre per le produzioni tradizionali si prevede la chiusura di alcuni reparti, il ricorso alla cassa integrazione e la produzione in paesi a basso costo. Dubbi sono stati espressi anche per il settore medicale digitale per l’impossibilità dell’azienda valbormidese di produrre, oltre ai software, anche le apparecchiature ad un costo competitivo. Senza contare la convivenza tra le produzioni ad alta tecnologia sui cui dovrebbe puntare l’azienda e la possibilità di avere una centrale a carbone o a metano. Insomma, i tempi duri per Ferrania e i suoi lavoratori continuano.