Alassio. “Il problema alla fognatura è stato determinato da una bolla d’aria creatasi nella condotta in pressione verso il porto che ha determinato in rigurgito su un tombino di cemento recentemente aperto per un’ispezione e poi richiusoâ€. Il Sindaco di Alassio, Arch. Marco Melgrati, spiega l’incidente occorso ieri alla fognatura alassina e risponde alle polemiche che l’incidente stesso ha subito innescato. “Il cemento fresco non ha tenuto alla pressione dell’acqua determinando la cascatella di liquami. Si deve alla prontezza dei bagnini, degli operai della SCA e dei volontari della Protezione Civile l’immediata circoscrizione della fuoriuscita di liquami. Con appositi sacchetti di sabbia i liquami sono stati fatti ricadere nel tombino e rimessi in circolo. L’ispezione sulla condotta principale in pressione ha poi dimostrato la mancanza di occlusioni alla condotta stessa e che l’intervento con cui è stato sigillato il pozzetto – realizzato nella serata di ieri e terminato a mezzanotte e mezza – ha fatto sì che si riportasse la situazione allo status quo ante, sfiatando anche la condotta principale ed eliminando la bolla d’ariaâ€. A sovraintendere i lavori, per tutta la durata dell’intervento, fino a tarda sera, lo stesso Sindaco, richiamato dalle vacanze, e il presidente della SCA Roberto Socco. “L’opera di sciacallaggio, ormai tristemente prevedibile, portata avanti dalla minoranza e soprattutto dal capogruppo Giancarlo Garassino – che con il suo 29% è stato delegittimato dalla popolazione alassina – non tiene conto di quanto è stato fatto per la fognatura alassina negli ultimi 13 anni.
Sono state rifatte tutte le condotte del centro storico, recentemente sono state rifatte anche quelle di Borgo Coscia, mentre sono in fase di appalto quelle di Borgo Barusso.
Sono state rifatte e potenziate le tre vasche di rilancio della fognatura ed è stata sostituita la pompa esistente con addirittura tre pompe per ogni vasca dotate di generatore autonomo che, in caso di black out elettrico, impedisce che la fognatura riversi a mare. Sono state realizzate nuove condotte a mare per i “troppo pieni†delle vasche che, per fortuna, non sono quasi mai entrati in funzione. Per tutto quanto sopra ricordato sono stati spesi circa 15 milioni di €. Dire che questa Amministrazione, o quella precedente, non ha fatto nulla per la fognatura è un falso storico, un’eresia che i cittadini hanno smascherato alle ultime elezioni riconoscendomi il 70% delle preferenzeâ€.
“Ma la cosa più importante – commenta Melgrati, tornando all’incidente di ieri – è che grazie all’opera dei tecnici della SCA, ai bagnini, ai volontari della Protezione Civile, agli operai della ditta Caramello, e ai dipendenti della società Aimeri Ambiente neppure una goccia di liquame fognizio è finita in mare, salvaguardando la balneabilità della nostra baia in un periodo di grande affluenza turisticaâ€. “Ricordo infine – conclude il Sindaco alassino – che sono in corso le procedure di appalto del Project Financing del depuratore di Alassio, sempre più necessario vista la lentezza con cui si muove il consorzio del Depuratore Ingauno, capace soltanto di distribuire cariche nel Consiglio di Amministrazione a politici e amici della sinistraâ€.