Noli. Una chiamata alle forze dell’ordine dai toni allarmati e il dispiegamento di polizia e carabinieri. Una voce maschile chiama all’alba segnalando un sequestro di persona nel centro di Noli. Agenti e militari si mobilitano per effettuare ricerche ma non trovano alcun riscontro: non c’è traccia di rapimento. Con un respiro di sollievo si capisce che si è trattato di un falso allarme. Viene allora individuato l’autore della telefonata: si tratta di un ragazzo di 20 anni, che ha contattato i tutori dell’ordine dicendo di avere visto un suo amico salire a forza su un’auto sospetta all’uscita di una discoteca, un’auto con persone sconosciute che avrebbero compiuto un sequestro di persona. In realtà il suo amico, un torinese in Riviera per motivi di lavoro, era a casa a dormire dopo una notte passata nei locali. Non si conoscono i motivi che hanno spinto il ventenne a fare la segnalazione: forse ha travisato iperbolicamente gli eventi o forse voleva fare una bravata. Scherzo o abbaglio, l’imprudenza gli è costata una denuncia per procurato allarme.