Boissano. Paura ieri mattina dopo il primo giorno di caccia per una donna che ha sentito un colpo di fucile di un cacciatore esploso a pochi passi dalla sua abitazione a Boissano. Nelle vicinanze si trovava una pattuglia delle Guardie Zoofile dell’Enpa che hanno cominciato ad inseguire il bracconiere che però è riuscito a fuggire. Intanto, l’Enpa di Savona esprime soddisfazione sulla decisione del Tar di sospendere la caccia al capriolo a Savona fino al prossimo 28 settembre. L’Assessore provinciale alla Caccia, Carlo Scrivano, ha già annunciato che impugnerà il provvedimento. E l’Enpa ha lanciato alcune proposte sulla caccia di selezione di caprioli e cinghiali a seguito dell’incremento nel numero di specie selvatiche: commissionare ad autorevoli istituti scientifici studi di fattibilità e ricerche di metodi in grado di frenare l’incremento delle specie selvatiche in presunto soprannumero; assegnare ad organismi indipendenti il compito di effettuare i censimenti degli animali; costituire commissioni paritetiche (agricoltori, animalisti, etc.) che valutino i danni arrecati dagli animali, perseguendo le segnalazioni non veritiere; catturare e reimmettere un certo numero di animali, dopo averli muniti di microchip, per colpire il mercato nero della carne di cinghiale e capriolo; sperimentare la costituzione, in zone e boschi lontani dalle colture, da aprile a settembre, di depositi di cibo continuamente riforniti (ortaggi, vegetali e sale), eventualmente recuperati dagli scarti delle produzioni alimentari, per limitare la mobilità degli animali; fornire alle aziende agricole i “pastori elettriciâ€, cavi alimentati da batterie a basso voltaggio (procura solo fastidio) che impediscono l’avvicinamento alle colture; e contributi per costruire recinzioni robuste attorno ai campi e reti di protezione attorno ai fusti dei giovani alberi e polloni.
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