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Articolo n° 3941 del 09 Ottobre 2006 delle ore 15:37

Caso Maria: presidente bielorusso ordina verifiche nell’orfanotrofio

Un’inchiesta sulle condizioni di vita della piccola Maria nell’orfanotrofio di Vileika, dove secondo i coniugi Giusto la bambina avrebbe subito maltrattamenti e abusi. E’ stata disposta dal presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko che vuole vederci chiaro sulle accuse lanciate dalla coppia affidataria di Cogoleto. “Ho ordinato una nuova verifica dei fatti riportati dalla stampa sulle condizioni di vita della bambina nell’orfanotrofio, su come veniva trattata”, ha detto Lukashenko parlando per la prima volta con i giornalisti della vicenda che ha assunto i contorni del caso internazionale. Entro il prossimo fine settimana verrà probabilmente presentato un rapporto sui risultati della “nuova verifica” a cura del segretario del Consiglio di Sicurezza. “Se i fatti resi noti dalla stampa troveranno una conferma, saranno prese le misure più dure”, ha promesso il leader bielorusso in dichiarazioni riportate dall’agenzia di stampa ufficiale Belta. Lukashenko ha confermato che malgrado la “brutta storia” di Vika Moroz (questo è il vero nome di Maria, che ora si trova in un centro di riabilitazione a 70 chilometri da Minsk dopo il controverso rimpatrio dall’Italia a fine settembre) continuerà a mandare i bambini all’estero per “il processo di risanamento” e che “questo incidente” non avrà ripercussioni negative nei rapporti con l’Italia, “con cui abbiamo ottimi rapporti per quanto riguarda le adozioni”. Lukashenko ha però anche stigmatizzato il comportamento dei coniugi Giusto, tanto da mettere in dubbio che la bambina voglia davvero rimanere con i Giusto: “Se Vika era pronta a vivere nella famiglia italiana, come è possibile che noi saremmo stati contrari?”. Il presidente bielorusso ha inoltre detto: “Non si può fare in questo modo. Siamo obbligati a difendere i nostri cittadini ovunque si trovino. Penso che non ci sia bisogno di cambiare le regole delle adozioni internazionali anche se con gli italiani si è trattato di una brutta storia”.


» Felix Lammardo

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