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Articolo n° 4149 del 17 Ottobre 2006 delle ore 17:43

Ruggeri difende il progetto Fuksas, i Verdi: non si risana con il cemento

Savona. “L’architetto Fuskas ha capovolto la logica e proposto un progetto dignitoso, che libera la costa, ripulendola, e concentra tutte le volumetrie in un’unica struttura, il grattacielo di 120 metri”. Così l’assessore regionale alla pianificazione territoriale e all’urbanistica, Carlo Ruggeri, replica alle domande del consigliere di maggioranza dei Verdi, Carlo Vasconi, che in una interrogazione ha nuovamente criticato il progetto di un porticciolo turistico e del grattacielo nella zona della Margonara a Savona. “L’architetto ha allontanato l’insediamento dalla linea di costa – ha spiegato l’assessore Ruggeri – e lo ha sistemato sul molo frangiflutti, innalzandolo a 120 metri perché diventi una sorta di faro per il porto di Savona e sia proporzionato alla stazza delle navi da crociera che vi approdano, alte fino a 70 metri”. La Regione “non ha ancora assunto alcuna decisione in merito al progetto, che deve essere ancora discusso nella conferenza dei servizi in programma a Savona entro la fine dell’anno – ha detto ancora l’assessore -. Dopo le scelte del Comune questo ente prenderà in considerazioni tutti gli aspetti urbanistici e
paesaggistici”. Il Verde Vasconi sostiene che il progetto “non rispetta le prescrizioni della Regione – ha spiegato – perché il grattacielo non è sicuramente rispettoso delle indicazioni del Piano Regolatore Portuale circa l’osservanza delle caratteristiche del contesto ligure per quel che riguarda le tipologie edilizie”. Secondo i Verdi in Liguria ci sono già sufficienti posti barca: “sono costruiti o sono in corso di realizzazione 24.000
posti – ha detto – ovvero un terzo di quelli italiani, che sono 96.000. Abbiamo una media di approdi sette volte superiore a quella nazionale”. Il consigliere dei Verdi ha inoltre evidenziato come l’area della Margonara “sia una delle poche zone intatte della costa di Savona” e come “sui suoi fondali siano presenti praterie di Posidonia e colonie di madrepore rarissime per le quali c’è una richiesta di creare un sito di interesse comunitario. Non si può sanare l’area a terra, dove c’è la vecchia discarica di materiali di risulta – ha concluso Vasconi – ricoprendola di cemento. Per non parlare della viabilità del nuovo porto che insisterebbe completamente sulla via Aurelia che è già oggi
satura di traffico”. L’assessore Ruggeri ha risposto, a margine del Consiglio regionale, che “il progetto di Fuskas “affronta il problema in modo dignitoso e risponde drasticamente alle osservazioni degli enti locali, evitando di costruire strutture sparse lungo la costa e concentrando tutto nel grattacielo, rispettando il profilo naturale della costa”.


» F. Lammardo

28 commenti a “Ruggeri difende il progetto Fuksas, i Verdi: non si risana con il cemento”
Bruno P ha detto..
il 17 Ottobre 2006 alle 19:33

Con rammarico leggo le dichiarazioni dell’ex Sindaco di Savona in merito al grattacielo Fuskas alla Margonara. Rammarico in quanto chi parla è l’assessore all’Urbanistica Regionale e come tale mi sarei atteso argomentazioni più … insomma più tecniche.Il primo rammarico è che non viene data alcuna risposta al punto fondamentale della questione e cioè come si innesta un grattacielo di 120 metri in un contesto urbanistico ligure e di poco conto , anzi meglio ignorare le scusanti scusate penose come quella che cosi si pareggia con l’altezza delle navi da crociera ??? non comprendo il significato a meno che non mi rifaccia ai miei vecchi ricordi di architettura e si ritorni al Barocco , allo stupore, alla Grandeur dell’Impero. Circa poi il fatto di riunire in una sola sede le costruzioni che oggi fanno disordine, altrove le chiamano folclore locale e le proteggono , non credo significhi che quelli che oggi stanno nelle baracche domani si trasferiscano nel grattacielo, tradotto in volgare DANNO FASTIDIO ALL’IMMAGINE. Basta girare nella zona angiporto di Savona dove si opera per creare l’immagine di una città piena di verde , ordinata e pulita, piena di palme, giardini, con strade larghe, a vista dalle navi e dietro ??? Si da ragione allora a Silvio quando per il G8 vietava i panni appesi ? Non comprendo inoltre il perché si dica che cosi operando si evita lo sparpagliamento sulla costa di case residenziali ?? ma quando mai ? ma dove ? sul mare , a filo d’acqua come dicono , non c’è più niente di disponibile e uniche risorse sono quelle in collina peraltro vincolate e ovvio che una soluzione come questa crea una speculazione da capogiro Alto 120 metri e largo ? quanti appartamenti, che cubatura ? Circa il non insistere sulla linea di costa è vero infatti sulla linea di costa ci sarà il porto con tutte le sue infrastrutture e non certo una zona verde paesaggistica tipicamente ligure. Circa il problema del traffico sull’Aurelia ho già fatto una teoria che però adesso preferisco non esporre in quanto se dovesse avverarsi significherebbe che i disegni , piani e progetti sono già nel cassetto e che la discussione è solo un PANE ET CIRCENSIS

antonio gianetto ha detto..
il 17 Ottobre 2006 alle 22:25

Anzichè presentarci la solita foto col grattacielo in lontananza, dovrebbero presentarci il grattacielo visto dalle case posizionate sulle colline che hanno la vista sulla spiaggia della Madonnetta. D’ estate questa è affollata di bagnanti ed il mare è letteramente invaso di piccoli natanti alla fonda.
Una speculazione edilizia a favore di grandi patrimoni, priverà questi bagnanti della loro spiaggia e danneggierà le abitazione che saranno costretti a subire questo schempio, mi auguro che da parte loro una forte reazione.
La filosofia attuale della sinistra moderata è quella di prendere ai deboli indifesi, per dare ai ricchi. ( solo i ricchi poi possono contraccambiare ).
La grande opera trionfale presentata come una vittoria sui genovesi; mi riferisco all’ arrivo delle grandi navi da crociera nel nostro porto, non so se è stata una grande opportunità, parecchie famiglie nelle zone circostanti hanno le case invase dai gas di scarico che fuoriescono dai fumaioli, qualcuno ha anche protestato con la Costa Crociere e la Capitaneria di Porto, forse anche quelli che andranno ad abitare ” a filo d’ acqua ” si renderanno conto che forse era meglio andare a respirare aria pulita in collina.
Le navi moderne per alimentare i generatori usano OCD ATZ ( olio combustibile denso alto tenore di zolfo ), questo era il comustibile che veniva impiegato fino al 1996 quantdo navigavo io e non credo che nel frattempo siano passati al BTZ.
Una volta, sia in porto che in navigazione i generatori di corrente funzionavano a gasolio.
Però a causa degli enormi stoccaggi di olio combustibile che non trovavano più impego a terra e creavano probleni alle raffinerie, per le continue restizioni antinquinamento, qualcuno ha avuto la bella pensata di costruire, per le navi, nuovi generatori funzionanti a OCD. Tutto quanto di peggio è stato bandito dalla terraferma è andato ad alimentare questi motori che spargevano i loro veleni ad ampio raggio. Per gli armatori è stato un gran risparmio, in quanto il gasolio era molto più costoso e a volte di difficile reperibilià; la tecnologia ha trovato il modo di evitare l’ uscita di fumo dai fumaioli, le grandi raffinerie sono riusciti a liberarsi degli stoccaggi di combustibile facendolo consumare alle navi in mare.
Le navi però devono anche entrare nei porti per le operazioni di carico e scarico. Di solito i grandi porti si trovano sufficientemente lontani dai centri abitati, Savona però ha la sfiga di avere il suo porto in mezzo al centro cittadino.
Le navi in porto sembrano non fare fumo, qualcosa dovrà pur uscire da questi fumaioli. Anche gli inceneritori sembravano poco inquinanti e ci è accorti che invece mandano nell’ aria enormi quantità di polveri sottili. ( per una più corretta informazione andare a vedere su: http://www.beppegrillo.it )
Noi adesso quelle navi ce le siamo portate a casa e cerchiamo di mettercene addirittura tre contemporaneamente. Ieri siamo stati informati che abbiamo superato per oltre 50 volte, dall’ inizio dell’ anno, i limiti delle polveri sottili, buona parte sarà certamente colpa delle auto, però auto + navi forse sarà un po’ troppo.
A questo punto ognuno è libero di fare le sue considerazioni in merito.

Milena D ha detto..
il 18 Ottobre 2006 alle 09:26

Io proprio non capisco: non ho ancora sentito una persona dico una, che non sia direttamente legata al mondo politico, favorevole al progetto Margonara, porticciolo e grattacielo.
Va bene che i movimenti politici savonesi che piu’ si opponevano alle cementificazioni hanno avuto la bella pensata di presentarsi separati alle ultime elezioni, e che dai risultati si potrebbe quasi dire che i principali partiti di governo e opposizione siano legittimati ad agire cosi’, proseguendo nei progetti intrapresi, ma visto che in realta’, nonostante le apparenze, l’ostilita’ e’ diffusa, possibile che non si riesca a farla emergere in modo netto? E magari coinvolgendo anche i tanti che non “sanno” di essere contrari, solo in quanto disinformati circa il progetto? Gli apatici, gli indifferenti, gli sfiduciati…
Insomma, informazione capillare e corretta, protesta civile e coerente… Possibile che non si riesca a organizzare niente, interessando magari in modo diretto anche i vari enti nazionali e sovranazionali preposti alla tutela del territorio?
Lo scempio del cemento che ci circonda e l’assurdita’ delle troppe case di lusso di facciata (perche’ di facciata si tratta: imbellettare la citta’ come una squillo d’alto bordo per coprire il grigiore di una crisi economica ancora ben presente) non e’ ancora abbastanza? Possiamo e dobbiamo impedire che si vada oltre su questa strada.
Gia’ ora cementificazione e traffico e inquinamento sono oltre il sopportabile, lo dicono i dati delle centraline Arpal, e tutto cio’ anche per l’interesse e le speculazioni di pochi: non possiamo proseguire in questo modo! Esiste quello che si chiama “sviluppo sostenibile” e i nostri amministratori dovrebbero andare a lezione per imparare questo concetto.
Facciamo qualcosa, per noi e ancor piu’ per i nostri figli. E’ un discorso simbolico, di civilta’, di sopravvivenza, prima ancora che di ecologia. Non e’ certo un mostruoso simbolo fallico, roba da psicoterapeuti, che fara’ di Savona una citta’ moderna.

antonio gianetto ha detto..
il 18 Ottobre 2006 alle 10:16

Ormai i nostri dipendenti, come li chiama Beppe Grillo, hanno affinato le loro tecniche, se io fossi uno di loro, e avessi contribuito alla realizzazione di questi progetti, mi comporterei in questo modo: investirei parte di miei risparmi comprando un bel alloggio da 600.000,00 euro ( questa mi hanno riferito essere la cifra per uno degli alloggi ai piani alti), però da buon investitore, contrattando molto sul prezzo, riuscirei a averlo con uno sconto del 10%, e cioè, per 540.000,00 euro.
Qualcuno avrebbe da qualcosa da ridire in proposito?

antonio gianetto ha detto..
il 18 Ottobre 2006 alle 10:25

In riferimento a quanto sopra, forse sarebbe meglio, che non facessi comparire il mio nome, meglio il nome di un familiare, un figlio od un amico disposto a comparire in mia vece; magari poi quando l’ immobile è quasi ultimato e i prezzi sono saliti, lui vende e poi spartiamo.

carlo m ha detto..
il 18 Ottobre 2006 alle 12:20

è possibile esprimere anche un semplice giudizio estetico? ebbene, a me il grattacielo piace.
mi sembra che spesso si esprima contrarietà nei confronti di un grattacielo – e del nuovo e del moderno in generale – per partito preso. in italia la piramide del louvre difficilmente l’avrebbero costruita.
a me il grattacielo piace e lo considero una soluzione architettonica innovativa, in una città dove le novità certo non abbondano.

riguardo a beppe grillo, trovo indecente il suo modo di esprimersi e trovo indecente il modo di esprimersi del 95% di chi partecipa al suo blog. beppegrillo.it è una sorta di cloaca dove non si fa altro che gettare m*** sul prossimo, insultarsi a vicenda, urlare banalità e cose senza senso, e lascirsi andare a lamentele e proteste da “bar dello sport”. “piove governo ladro”, “è tutto un magna magna”, e via discorrendo. raramente c’è qualche intervento interessante, ma annega nel 95% di cacca che lo circonda, quindi è come se non ci fosse.
questa sarebbe la “democrazia dei blog”? la grande rivoluzione? se il contributo della rete allo sviluppo dell’umanità è rappresentato dal blog di beppe grillo…beh allora è meglio chiuderla la rete.
e poi questo modo polpulista di rivolgersi ai politici chiamandoli “nostri dipendenti” oltre che odioso è pure sbagliato. perché i politici non sono “dipendenti” ma “eletti”, e non mi risulta che in nessuna azienda i dipendenti siano assunti tramite elezioni.

NB non sono un politico.

antonio gianetto ha detto..
il 18 Ottobre 2006 alle 13:40

anch’io a volte non condivido il modo di esprimersi del sig. Beppe Grillo, il fatto che i nostri eletti siano dei nostri dipendenti può essere eccessivo, ma è sicuramente vero che vengono pagati con i soldi di noi contribuenti.
Riguardo alle polveri sottili, ritengo che Lui stia facendo qualcosa di utile per quanto riguarda la nosta salute. Nella rete bisogna prendre tutto quello che c’è e poi darne la nostra giusta valutazione.
Come potra vedere oltre a Beppe Grillo in rete potra vedere anche questo:
a questo indirizzo potra leggere delle bellissime parole:
http://www.truciolisavonesi.it/articoli/numero80/nonna.htm
e a quest’ altro qualcosa che a che vedere con la precedente speculazione edilia:
http://www.truciolisavonesi.it/articoli/numero80/oltreletimbro.htm

Lei ha espresso la sua opinione ed io esprimo le mie sottoscrivendolo con nome e cognome.
Riguardo al dottor Ruggeri ieri ha affermato quanto segue:
Ha poi rilevato che il porticciolo andrebbe ad occupare una ex discarica e una zona attualmente occupata da baracche.
Io preferisco le baracche dei savonesi, e la natura non violentata, ai palazzi degli speculatori.

Milena D ha detto..
il 18 Ottobre 2006 alle 14:11

Rispetto l’opinione del signor Carlo M anche se non la condivido. Vorrei pero’ osservare che il paragone della piramide del Louvre non regge: la’ si parla di architettura innovativa applicata a luoghi di cultura, in modo intelligente e raffinato, qui di una speculazione edilizia residenziale assolutamente non necessaria e improponibile. Mi pare siano due cose ben diverse, al di la’ del discorso puramente estetico. Se si trattasse di un edificio pubblico (anche se a me personalmente continuerebbe a non piacere) il discorso sarebbe diverso. Non e’ antimodernismo per partito preso, e’ essere contro le speculazioni arroganti che danneggiano l’ambiente a vantaggio di pochi. Sinceramente, al contrario io speravo che il modernismo a spada tratta stile anni 30 o anni 60, quella febbre di costruire comunque come simbolo di progresso, fosse tramontato, a vantaggio di un atteggiamento piu’ consapevole e piu’ sensibile agli equilibri ambientali.

Per quanto riguarda Beppe Grillo e il suo blog, certo non tutto quello che scrive e’ condivisibile, anche perche’ spesso scrive di slancio e commette errori per troppa foga e improvvisazione, ma propone anche molti argomenti nuovi, validi e importanti, osservati da un punto di vista diverso da quello dell’informazione ufficiale.
Riguardo tutta la spazzatura dei commenti sul blog, che e’ senz’altro un problema, ritengo che sia dovuta in buona parte proprio alla popolarita’ del blog stesso, che attira disturbatori ed esibizionisti di varia natura. In parte, pero’, si tratta senz’altro di aperti provocatori, messi li’ anche da partiti od organizzazioni proprio allo scopo di screditare il blog stesso, perche’ troppo popolare e troppo scomodo. E a quanto pare qualche volta ci riescono.

Bruno P ha detto..
il 18 Ottobre 2006 alle 16:14

Il virus dei Blog che diventano quasi Forum o Chat ha colpito anche qui e posos quindi rispondere al sig. Carlo M. In primo luogo il grattacielo in architettura non è niente di innovativo, è una costruzione resa possibile alla fine del 1800 grazie alla indispensabile invenzione dell’ascensore, l’innovazione in architettura a mio avviso oggi va ricercata in altri campi e settori edili, vedi il risparmio energetico, la sicurezza , l’impatto ambientale. Anni fa frequentavo a Torino l’ambiente dello Stilyng e la frase ricorrente era : Disegna una vettura sportiva è facile, disegnare una Utilitaria è difficile Quanto alla forma estetica ho alcune perplessita dopo aver visto la Torre Bofil , classico esempio di Bahaus anni 30 dove gli strumenti di disegno sono squadra e riga. Di certo è che nell’ambiente degli architetti oggi queste TORRi sono sidice realizzate in paesi emergenti dove avere un FARO è elemento distintivo di immagine ( sic ! ) oppure come Fuskas sa benissimo in quel di Dubai, fotocopia della Margonara, dove lo spazio non è abbondante, certo è che mi chiedo se questo impatto ambientale valga la spesa , tutto sommato, per far felici 40 dico QUARANTA persone che potranno permetterselo sempre che non lo acquistino , visto i prezzi , come Societa e poi da queste lo affittino a se stessi per 500 euro al mese. Circa Grllo non posso dire molto in quanto non lo seguo molto infatti come davanti alla TV se lo spettacolo o il Blog non piace basta cambiare canale.

antonio gianetto ha detto..
il 18 Ottobre 2006 alle 17:09

giorni addietro avevo segnalato al direttore alcune foto che sono state pubblicate a
questo indirizzo http://www.ivg.it/index.php/category/fotonotizia/
” degredo e sporcizia a Savona ”
A qunto sopra si rimedia con una buona ripulita, cosa che a quanto pare ai nostri amministratori non interessa.
Secondo il pensiero del dott. Carlo Ruggeri, dovremmo distruggere tutta Savona, per poi ricostruirla.
Riguardo alle casette sulla spiaggia, informo che in Rognagna ci sono centinaia di capanni da pesca con tanto di rete a bilancella, e nessuno è mai venuto in mente di rimuoverle.
Nel mese di agosto ho avuto modo di recarmi a Senigallia, per trovare un mio ex collega che non vedevo a moltissimi anni. Nessuno in quella cittadina si è permesso di violentare la parte vecchia della citta, ( neppure Genova l’ ha fatto nonostante in fatto di cementificazione non schersa neppure lei ) nella periferia hanno costruito un intero quartire con case immerse nel verde elevate di soli 5 piani, la zona è chiamata ” area verde “, e viene giornalmente curata un un giardinere. Hanno creato un enorme parco per bambini, con giochi ed attrazioni di vario genere, “Parco della pace “in esso hanno creato anche un’ ampia zona verde destinata ai cani. Riguardo a pulizia e senso civico hanno qualcosa da insegnarci.

antonio gianetto ha detto..
il 20 Ottobre 2006 alle 22:43

Bertolotto incontra Beppe Grillo con gli esperti delle polveri sottili: http://www.ivg.it/index.php/2006/07/21/bertolotto-incontra-beppe-grillo/
è proprio da buttare questo Beppe ?

antonio gianetto ha detto..
il 22 Ottobre 2006 alle 15:35

Mi scuso per quanto sopra, mi sono accorto in ritardo che la notizia faceva riferimento al 24 luglio 2006

lui la plume ha detto..
il 8 Dicembre 2006 alle 10:53

Bisogna guardare avanti e capire cosa si desidera (e si puo’) realizzare.

Anche se il conquistare un po’ di mare allo sviluppo della citta’ puo’ dare dei risultati meravigliosi, l’esempio di Montecarlo e’ sotto gli occhi di tutti, al momento bisognerebbe allontanare dalla stanza dei bottoni chiunque intenda portare anche un solo sacco di cemento sulla costa.

La decisione a Montecarlo e’ stata presa dal “padrone della citta’” a Savona la decisione deve essere presa dai residenti e da tutte le persone che in zona hanno una proprieta’.

Se il desiderio di operare “contro natura” e’ condiviso da una maggioranza “qualificata” si possono chiedere le consulenze ed i permessi necessari.

Se questi “costosi studi” vengono portati avanti in modo arbitrario puo’ essere una gran bella cosa ma che se li paghi il committente con soldi suoi non con quelli dei cittadini.

Di “stupidaggini” da studiare e pagare con i soldi degli altri se ne possono trovare una infinita’, possiamo anche pensare alle cose piu’ strane e fantasiose ma cerchiamo di farlo con i soldi privati. Gli amministratori si limitino ad agire “amministrando” nel rispetto della volonta’ espressa dai cittadini cio’ che esiste, e se lo facessero bene di lavoro ne avrebbero in abbondanza.

Attenzione: che qualche “riccone” voglia passare alla storia con progetti meravigliosi che si paga da solo ci sta’ sempre bene ma prima di agire stravolgendo il paesaggio o di spendere un solo centesimo pubblico sono i cittadini e non qualche ente o autorita’ strana a dover dare il VIA.

massimo ha detto..
il 8 Dicembre 2006 alle 19:21

Caro il mio Carlo M,
che il blog di Beppe Grillo sia pieno di batti e ribatti e di discorsi da Bar dello Sport, forse è vero, se si leggono tutti i commenti che seguono i post che quotidianamente compaiono sul blog.
Per quanto riguarda i “dipendenti”, i politici devono rendere conto al popolo italiano, non ai propri elettori. Vatti a leggere la costituzione, per favore. Poi, i loro stipendi chi glieli paga secondo te?
Tutta la riviera di ponente è sotto lo scacco del cemento. Porticcioli in ogni città della riviera, tutti nuovi, con i bauscia che li leccano le dita e non aspettano altro che sfoggiare la loro superiorità a noi belinoni……
Costruire non crea lavoro. x es a Savona: Cosa mi porta un palazzo al posto del Famila? Che devo fare la spesa da un’altra parte. Cosa mi porta la torre di Bofill così com’è? Nulla.
Cosa mi porta l’ennesimo porticciolo turistico Margonara? Boh?
Cosa mi porta vedere un tornado artificiale sul mare? Boh?

Io posti di mare ne ho visti a bizzeffe e non credo che tutto sto cemento porti sta svalangata di lavoro a tutta la popolazione…….
Per la cronaca: la ditta che ha accettato di risanare la vecchia chiesetta, all’inizio di via Nizza, lo fa a condizione di poter costruire un palazzo con appartamenti in zona.

BASTA! Bisogna valorizzare Savona per quella che è, un porto di mare, con la sua storia, con i suoi monumenti. non costruire di continuo. E’ così che si può aumentare il turismo da noi, senza cancellare le bellezze del nostro territorio.

antonio gianetto ha detto..
il 8 Dicembre 2006 alle 23:07

Dobbiamo prendere esempio da quello che sta accadendo in Sardegna.
Quali benefici ha avuto il popolo Sardo, da tutto lo scempio che è stato fatto sulle sue coste. Posti di lavoro ? Io vedo solo Sardi che lavorano al servizio dei ricchi che si sono comprati la Loro terra, per un pezzo di pane.
Finalmente questo Popolo, così fiero e amante della sua terra, ha capito che non si poteva continuare a distruggere quello che appartiene, di diritto, alle generazioni future. Lo sviluppo e la ricchezza possono avvenire fruttando le risorse che si hanno e non distruggendole. Guardete che cosa sta diventando la collina di Albissola Marina, per rendersi conto a che cosa stiamo andando incontro.

milena d ha detto..
il 9 Dicembre 2006 alle 13:37

x Lui La Plume:

proprio vero che tutti i gusti sono gusti, ma io a Montecarlo di “meraviglioso” non ci ho mai visto niente. Anzi, fin dalla prima volta che ci sono andata, piu’ di trent’anni fa, ho sempre considerato quel posto un incubo oppressivo.
Attenzione, poi: anche ammesso di adorare quelle iperboliche cementificazioni per ricconi, occorre ricordarsi che semmai sono conseguenza, espressione della ricchezza di Monaco, e non causa principale.
Per cui, a meno che Savona non voglia fare una secessione e diventare un paradiso fiscale, e’ una pia illusione pensare che i grattacieli in mezzo al mare e le case di lusso si trasformino in “volani” per l’economia.

FRAB ha detto..
il 9 Dicembre 2006 alle 15:23

E allora rimaniamo con la nostra città in stato di abbandono, orrori in ogni angolo e via…tanto se ai savonesi non interessa nessun tipo di progetto…il solito mugugno tipico su qualsiasi idea…e allora se a noi savonesi va bene cosi..lasciamo tutto com’ é…qualche santo sarà..

marco nn ha detto..
il 9 Dicembre 2006 alle 17:55

anche io sono contrario al faro di fuksas……..
è un obbrobrio. già la torre bofill non mi piace per nulla perchè oscura il centro storico e la torretta, il faro alla madonnetta sarebbe il massimo dell’impatto ambientale soprattutto visto che praticamente si vedrebbe da tutta la costa (celle, albisola, varazze….).
tutto soltanto x fare vedere a genova che siamo al passo con i tempi………..
ma ci rendiamo conto?

antonio gianetto ha detto..
il 9 Dicembre 2006 alle 20:50

Ma davvero si può credere che fatto il grattacielo Fuksas, tutti i problemi di Savonesi si risolvono? Non siamo già abbastanza ricchi con le opportunità che ci ha portato Il Bofil & C.?
Adesso godiamoci queste belle opportunità, e andiamoci a fare delle belle passeggiate alla Madonnetta, un po’ di profumo di mare, quando le onde frangono sulla nostra scogliera, e delle belle passeggiate, contribuiranno a migliorare la nostra salute.

antonio gianetto ha detto..
il 9 Dicembre 2006 alle 21:27

INDAGINE DELL’UNIVERSITà DI GENOVA E DELL’ASL 2«Non è casuale l’alta incidenza di tumori ai polmoni registrata a Savona, Vado e Noli »

I SAVONESI respirano la metà di tutte le sostanze inquinanti presenti nell’intera Liguria. È il dato sconcertante emerso durante il convegno organizzato a Vado da Paolo Franceschi, pneumologo del Dipartimento di Medicina interna, ematologia e oncologia dell’Asl 2, e da Paolo Giordani, ecologo e ricercatore del Dip.Te.Ris. dell’Università di Genova. «La Provincia di Savona – spiega Franceschi -, con circa il 17% degli abitanti, produce dal 40 al 50% dei più pericolosi inquinanti di tutta la Liguria: ossidi di azoto, anidride solforosa, polveri sottili, anidride carbonica. E le centrali a carbone rilasciano in atmosfera radon e polveri arricchite in radionuclidi». Sotto accusa gli insediamenti industriali, ma in particolare la centrale termoelettrica ex Enel.Un vero “bombardamento”: Savona produce il 38% degli ossidi di azoto liguri, il 49% dell’anidride solforosa, il 38% dei famigerati “pm10” (le polveri sottili), il 36% dell’anidride carbonica.Secondo gli scienziati non è un caso che a Vado il tumore maligno al polmone colpisca il 30,1% in più degli uomini rispetto al resto della provincia e il 26,6% rispetto alla regione.Ma un dato allarmante riguarda anche Savona, con il 23,6% ed il 20,7% in più sempre rispetto al dato provinciale. E poi c’è il caso di Noli, che presenta un aumento di tumori maligni nelle femmine pari al 110% (oltre il doppio) rispetto alla provincia e al 116,4% rispetto alla regione. Le malattie ischemiche del cuore: a Vado le femmine fanno registrare il 44% di casi in più rispetto alla media provinciale e il 71,9% in più rispetto a quella regionale; i maschi rispettivamente il 27% ed il 45,8% in più; a Savona il 30% in più sulla media provinciale e il 54,9% in più su quella regionale per le donne, il 19,5% in più ed il 37% in più per i maschi. Infine le malattie respiratorie croniche ostruttive: per la popolazione maschile, Vado fa registrare il 37% in più rispetto alla provincia ed il 50,3% in più sulla regione.Dati che hanno fatto sobbalzare molti abitanti, amministratori compresi. Sostanze nocive prodotte soprattutto nei primi anni di operatività della centrale termoelettrica, prima che entrassero in vigore normative più severe e venissero installati sistemi di filtraggio e dispositivi che riducono le emissioni inquinanti. «Il problema – aggiunge Franceschi – è che gli effetti di queste sostanze sulla salute delle persone si manifestano anche dopo decenni. Inoltre l’effetto cancerogeno non si annulla completamente neppure dopo vent’anni dall’esposizione agli agenti».Anche per questo l’indagine in provincia di Savona (svolta dall’Istituto tumori di Genova e dall’Arpal) prende in esame soprattutto l’atlante della mortalità del decennio dal 1988 al 1998, e quattro studi compiuti tra il 1990 e il 2003, commissionati dall’ex Usl 7 al professor Pierluigi Nimis dell’Università di Trieste.Giovanni Vaccaro

lui la plume ha detto..
il 9 Dicembre 2006 alle 23:07

x milena D

forse non mi sono espresso correttamente, ho detto che il risultato a Montecarlo e’ meraviglioso, sono meravigliose tante cose realizzate dall’uomo in altre parti del mondo.

E’ molto bella Montecarlo anche se non ho mai desiderato abitarvi, come non ho mai desiderato abitare in una piramide o in un castello, o un un museo o al Vaticano.

Si ammirano anche le meravigliose scenografie dell’Aida ma lo si fa’ per un paio di ore.

Io spero che vengano rispettate le nostre spiagge, l’idea di trasformare Savona in una piccola Montecarlo non mi va’ assolutamente.

Ma siamo in democrazia e se la maggioranza “dei cittadini” decide che ci sta’ bene andiamo pure avanti.

Se e’ un privato che fantastica lo faccia pure. Cio’ che non mi sta’ bene e’ che a fantasticare spendendo denaro pubblico in progetti “insensati” sia l’amministrazione.

Il termine insensato e’ ovviamente una opinione del tutto personale.

antonio gianetto ha detto..
il 10 Dicembre 2006 alle 12:22

Sulle opere pubbliche, specie quelle marittime, e su come vengono progettate, ho avuto modo di segnalatre il mio punto di vista al Nostro sindaco dott. Federico Berruti.
Dobbiamo ringraziare soltanto il Buon Dio se, in questo caso, abbiamo subito soltanto danni materiali.
Non aggiungerei altro al riguardo, anche se avrei molto da dire.

Chi non avesse molta pratica, di cose marinare, può dare un’ occhiata a questo indirizzo:

http://www.nautica.it/info/docs/beaufort.htm

milena d ha detto..
il 10 Dicembre 2006 alle 14:12

x lui la plume

Mi riallacciavo al suo discorso solo indirettamente, per dire che a me, invece, Montecarlo non piace. Per il resto, sono d’accordo con lei: non c’e’ niente di peggio che confondere pubblico con privato, cosa che purtroppo si fa sempre piu’ spesso (vedi privatizzazioni, telecom, autostrade ecc. Ma anche il nostro depuratore pagato con soldi pubblici che ora si sta ventilando di vendere e probabilmente privatizzare)
Dove “confondere”, significa non sinergie e collaborazioni utili alla cittadinanza, ma solo spese e perdite pubbliche, guadagni privati. E nel caso cementificazioni, rispetto agli altri esempi citati, si aggiunge in piu’ il danno irreversibile all’ambiente.

milena d ha detto..
il 10 Dicembre 2006 alle 14:49

x FRAB

Il suo commento per il modo sbrigativo e qualunquista con cui e’ espresso non meriterebbe molte risposte, ma siccome e’ un’obiezione che si sente fare spesso, purtroppo anche da fonti pubbliche illustri e ascoltate, per cui chi e’ contro un progetto qualsiasi, per quanto assurdo, (anzi, più spropositato e assurdo è, più l’obiezione si enfatizza,) e’ un retrogrado, nemico del progresso, dell’occupazione, il solito savonese mugugnone a cui non va bene niente e preferisce l’abbandono, mi sento in dovere di precisare che non sempre e non necessariamente è cosi’. Mi rifiuto di farmi inchiodare da questa obiezione di comodo: non esistono solo due estremi, ci sono alternative valide, che non siano cementificazioni folli e sperpero di un ambiente sempre piu’ prezioso.
Identificare la modernizzazione con i progetti faraonici e’ altrettanto superato e antiquato quanto opporsi ad essa. Oggi la tendenza nei paesi più avanzati è il sustainable growth, lo sviluppo sostenibile, cioe’ attività e progresso il più possibile compatibili con l’ambiente, ad alta tecnologia e a basso impatto ecologico. Non possiamo più considerare il territorio come una specie di torta da mordere a grandi bocconi, ma come una provvista non inesauribile da razionare adeguatamente; dobbiamo valorizzarlo e utilizzarlo nel modo più intelligente e responsabile, per noi e per consegnarlo alle nuove generazioni.
Allora, sono convinta che progetti di ampliamento del porto turistico che portino ugualmente occupazione e sviluppo, benefici alla comunità, guadagni dignitosi per soggetti privati, ma meno devastanti e soprattutto, SOTTOLINEO, senza un centimetro cubo di cemento di troppo, soprattutto residenziale, siano possibili e proponibili. Sono convinta che qualcuno li abbia anche proposti.
Perché allora non vengono mai presi in considerazione? Semplice: perché i progetti di basso impatto immediato, ma che portano alla collettività e all’ambiente i maggiori vantaggi a lungo termine, smuovono di solito capitali e interessi minori e quindo sono poco appetibili per i grossi privati, e non monetizzabili per i politici.
E allora, senza un briciolo di lungimiranza, senza una visione che non sia miope e arraffona, continuiamo pure così, a consegnare la comunità e il territorio allo sfruttamento e alla gretta rapacità di pochi, gli stessi che chiudono fabbriche e fanno tabula rasa della nostra economia.

FRAB ha detto..
il 10 Dicembre 2006 alle 16:23

Purtroppo cara Milena D ormai sono per ” il male minore”!!!!Sono d’ accordo anche io che sarebbe meglio riconvertire le centinaia di metri quadri di aree inutilizzate e in stato di abbandono in qualcosa di più creativo , qualcosa che rivaluti Savona (Polo Tecnologico, di Ricerca, ampliamento Polo Universitario e chi più ne ha più ne metta sarei stra stra favorevole e orgoglioso della mia città!!!)o anche modificare il tutto verso una maggiore vivibilità come grandi parchi, aree di tutti senza macchine e degrado…ma ora se vado a correre la sera verso albisola alla Margonara mi becco solo i gas di scarico delle macchine camion pullman dell’ aurelia….quindi…Se nient altro é possibile…meglio far finta di stare a DUBAI!!!!! e comunque le fabbriche si chiudono perché é cambiata l economia ormai ci sno cinesi e indiani…noi dovremmo pensare alle idee..ma mi sa che ci battono acnhe in quello.

barbara ha detto..
il 10 Dicembre 2006 alle 18:33

A me il progetto Bofill e la torre Fuksas mi fanno venire da piangere. Progetti del genere non servono a creare posti di lavori, a risollevare un’economia piatta come quella savonese… tutti quegli appartamenti “solo per ricchi” mi fanno venire da piangere se penso che molte famiglie nel savonese fanno fatica ad arrivare a fine mese vista la crisi occupazionale. Prima di lanciare progetti del genere pensiamo a rilanciare l’economia, a farsì che il tasso di occupazione aumenti, di privilegi i ricchi ne hanno già troppi… per rendersi conto dell’inutilità di progetti così faraonici basta girare gli occhi verso le colline e pensare alla situazione disastrosa della Valbormida…

antonio gianetto ha detto..
il 10 Dicembre 2006 alle 21:02

Navi da Crociera a Savona.
Tutti si chiedono come mai i turisti delle suddette navi snobbano Savona.
Guardate quali destinazioni vengono scelte, per le escursioni facoltative, dalla società armatrice:
http://www.costacrociere.it/B2C/I/Shopping/Excursions/Excursions.htm?&Macro=WEST+MEDITERRANEAN&VCountry=ITW&CalPort=SVN

lui la plume ha detto..
il 2 Gennaio 2007 alle 16:00

Quando e’ stata istituita la “poco amata” ICI e’ stata presentata come l’equivalente delle spese condominiali.

Restando e prendendo per buona questa discutibile definizione tanto cara a chi ce la vuole fare pagare vorrei osservare alcune anomalie:

– innanzitutto le spese condominiali ci vengono proposte una volta all’anno, in queste riunioni si accetta il piu’ delle volte il riparto delle spese ordinarie, magari contestando alcune “fascette” che ci vengono fatturate 300 euro, diversa la situazione delle spese straordinarie che vanno proposte e spesso sono respinte, perche’ non si fa’ la stessa cosa per l’ICI?, per quale motivo non possiamo dire la nostra? si possono dare le deleghe ai nostri rappresentanti con una precisa indicazione di voto, non e’ necessario ne opportuno che decidano loro, sono stato eletti per l’ordinaria amministrazione non per snaturare la NOSTRA costa, un qualche contatto con i propri elettori almeno una volta ogni tanto non sarebbe male;

– gia’ che ci sono trovo abbastanza fastidioso trovarmi in un condominio dove alcuni non pagano e gli altri condomini per rientrare dei soldi che devono anticipare devono sobbarcarsi spese enormi, visto che chi non paga l’ICI (che ci dicono e’ l’equivalente delle spese condominiali) subisce le “ganasce fiscali” grazie alle quali in breve si ritrova a non poter piu’ utilizzare la vettura: vorremmo anche per le altre forme di condominio le stesse “ganasce fiscali” non saranno operative per le persone che non hanno la vettura ma almeno una parte di chi ha e non paga (non per poverta’ ma per una forma di “parassitismo”) dovra’ provvedere con una certa urgenza.

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