Savona. E’ intervenuto questa mattina nella palazzina ex Omsav, Claudio Burlando, presidente della Regione, in occasione dell’avvio del nuovo incubatore di imprese di Savona, con l’amministratore delegato di Sviluppo Italia Liguria Carlo De Romedis e il sindaco di Savona Federico Berruti. Il presidente Burlando ha parlato dell’economia locale. “La situazione delle imprese savonesi – ha detto – è la più difficile della regione se facciamo riferimento alla Valbormida. E’ evidente che Ferrania è il caso più significativo di questa difficoltà. Abbiamo recentemente contatto il ministro dello sviluppo economico Bersani e adesso è importante che il Governo dica come, in che tempi e con quali modalità può attuare l’accordo di programma per la parte che gli compete. Noi siamo impegnati a risolvere la questione della centrale a biomasse in modo che si possa consolidare un processo di nuove realtà produttive, nel campo industriale e nel campo dell’energia, a fronte di un evidente e difficile progresso che riguarda il core business storico dell’azienda”. Sull’incubatore in particolare Burlando ha proseguito dicendo: “L’incubatore nuovo è molto importante perché, come avviene già in altre parti della regione, bisogna dare un occasione a realtà nuove ed in particolare a realtà che si situano nel settore dell’alta tecnologia, meno esposte alla competizione internazionale, realtà che sono spesso anche frutto di collaborazione con la ricerca e con l’università che qui a Savona ha un polo di eccellenza molto significativo. Gli incubatori servono ad aiutare le imprese nuove che poi, una volta consolidate, possono anche ingrandirsi e lasciare il posto ad altre imprese che via via nascono in questo settore”. Il presidente della Regione ha anche affrontato i rapporti tra i porti di Savona e di Genova. “Il sistema dei porti liguri sta cominciando a crescere – ha commentato – Siamo stati insieme in Oriente. C’è una maggior attenzione collaborativa ed una minor competizione all’interno del sistema. Mi pare importante capire se questa Finanziaria può, oltre a sbloccare gli investimenti addizionali con l’articolo 136, definire non tanto porti Hub, quanto un sistema di porti hub in modo che ci sia tutta la regione Liguria”. “E poi – ha concluso – è molto importante se può trovare spazio la norma che noi vogliamo entri in Finanziaria, che può consentire alla Maersk l’insediamento a Vado”.
Il direttore generale di Sviluppo Italia Roberto Spingardi ha dichiarato: “Con il nuovo incubatore di Savona, cui seguiranno nel 2007 quelli di Imperia e il secondo di Genova, presso Ansaldo, ci stiamo muovendo in questa direzione, certi che il territorio risponderà attivamente, così come è stato con le imprese finanziate, grazie alle quali abbiamo abbattuto la disoccupazione regionale del 3-4% negli ultimi due anni”.
L’incubatore, che entra a far parte ufficialmente della rete di 24 incubatori gestiti da Sviluppo Italia sul territorio nazionale, è stato realizzato attraverso il recupero funzionale della palazzina direzionale ex Omsav. Si sviluppa su un’area la cui superficie totale è pari a 5300 metri quadrati, in cui potranno essere ospitate fino a 30 nuove imprese, nove delle quali sono già insediate. Completano l’edificio una sala congressi per 120 persone, dotata delle più moderne attrezzature multimediali, quattro sale riunioni e due aule di formazione. Il progetto fa seguito alla convenzione stipulata un anno fa e valida fino al 30 dicembre 2007 tra Provincia di Savona, Ips e Sviluppo Italia Liguria, per la promozione dell’innovazione nel sistema produttivo della provincia di Savona, attraverso la creazione di nuove imprese e spin-off, l’erogazione di finanziamenti agevolati e la promozione dell’innovazione tecnologica. A questo piano hanno preso parte anche la S.P.E.S., società di gestione del campus universitario di Legino e l’I.P.S., partecipate della Provincia.

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