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Articolo n° 4280 del 23 Ottobre 2006 delle ore 08:19

Delitto Moro, si profila decisivo il test del Dna

Savona. I frammenti di pelle e capelli trovati sotto le unghie di Cristina Moro, la cinquantacinquenne uccisa a coltellate lo scorso 23 settembre in via Gudobono, bastano per la prova del Dna. Gli inquirenti lo hanno rivelato spezzando il velo di riserbo mantenuto sinora sugli ultimi sviluppi del caso. E’ probabile quindi che tutte le persone che frequentavano e che conoscevano la vittima saranno sottoposte quanto prima al test. Gli amanti e conoscenti dell’ex impiegata dell’Asl, identificati a decine dalla squadra mobile in base a tabulati telefonici e testimonianze, potrebbero essere oggetto di uno screening di massa. Sono esigui i frammenti organici ritrovati sotto le unghie del cadavere, ma sufficienti per avere risposte decisive. La vittima dell'omicidio, Cristina MoroOra si attendono con ansia i risultati delle analisi di laboratorio, in quanto quello che serve è la conferma che si tratti di tracce dell’assassino e non della donna stessa o del suo cagnolino. Una vita ricca di frequentazioni occasionali quella di Cristina Moro, accoltellata e strangolata con un cordino da tenda da una persona che sicuramente conosceva bene. Non sarà facile sottoporre tutti i sospetti all’esame del Dna, anche perché una nuova norma proposta dal guardasigilli Mastella e approvata dal consiglio dei ministri contempla il prelievo del Dna soltanto per gli arrestati in flagranza di reato relativamente a crimini punibili con pene superiori ai tre anni. Ma in caso di rifiuto di sottoporsi al test, il pubblico ministero potrà comunque chiedere al giudice di disporre il prelievo coatto di un campione di saliva da mettere a confronto con quello del presunto killer.


» F. Lammardo

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