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Articolo n° 4354 del 25 Ottobre 2006 delle ore 16:24

Guida Sapori Pollupice al salone del gusto di Torino

Finale Ligure. Sei percorsi agrogastronomici attraverso la Riviera Ligure delle Palme e il suo entroterra. E’ dedicata al basilico, al pomodoro “Cuore di bue”, alla zucchina trombetta, all’asparago violetto, al carciofo spinoso, all’arancio “Pernambucco”, al chinotto, alle olive e agli ulivi, alla vite e ai vitigni la prima “Guida ai sapori del Pollupice” edita dalla Comunità Montana Pollupice e dal Comune di Finale.  La pubblicazione, che sarà presentata domani giovedì 26 ottobre al Salone del Gusto di Torino, presenta sei percorsi agrogastronomici che si sviluppano all’interno del territorio della Comunità Montana che, per consentire una migliore consultazione, è stato suddiviso in quattro aree: la Val Varatella, la Val Maremola, la zona del Marchesato e le Valli del Levante. Al progetto hanno aderito 60 attività fra coltivatori diretti, ristoratori, piccole aziende agricole, caseifici, frantoi, allevamenti, agriturismo. I prodotti sono descritti con informazioni tecniche e curiosità locali e ogni singolo itinerario è corredato da notizie inerenti la storia, la natura, l’arte e il folclore dei paesi che si incontrano lungo il percorso. A seguire si trovano le schede delle attività e delle aziende che si possono visitare nel corso dell’itinerario. La guida è completata da cartine dei singoli tracciati e da una carta geografica completa del comprensorio della Comunità Montana Pollupice, con i sei percorsi proposti e i possibili collegamenti fra loro. “Con questa guida vogliamo promuovere il turismo nei luoghi di produzione dei prodotti tipici e tradizionali dell’agricoltura ligure nella zona della Comunità Montana”, dice il presidente della comunità Montana Pollupice, Giuseppe Morro. Aggiunge l’Assessore al Turismo del Comune di Finale, Angelo Berlangieri: “Dopo la Riviera dell’Outdoor, i percorsi agrogastronomici del Pollupice rappresentano il secondo progetto nato per creare sistemi di prodotti turistici integrati, innovativi e in linea con quelle che sono le principali tendenze della domanda turistica. Come per l’Outdoor, anche con questo progetto si riesce concretamente a realizzare obiettivi più volte enunciati, quali la differenziazione dell’offerta turistica, la destagionalizzazione, l’integrazione costa-entroterra e la partecipazione pubblico-privato”.


» Federico De Rossi

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