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Articolo n° 4443 del 30 Ottobre 2006 delle ore 08:01

E’ morto il sindaco di Cairo Osvaldo Chebello

Cairo Montenotte. Osvaldo Chebello, 65 anni, sindaco di Cairo, è deceduto ieri sera dopo una lunga malattia tenuta nascosta nelle pieghe dei ferventi impegni dell’attività comunale. Da tempo consumato da un tumore, si è spento all’ospedale cairese intorno alle 22,30, da dove un immediato moto di commozione è dilagato tra parenti, amici, sostenitori e cittadini. Lascia la moglie Olga, la figlia Stefania e la nipotina Lisa. Sindaco di Cairo Montenotte dal 1983 al 1990, poi nuovamente dal 2000, Chebello ha mosso i primi passi nella vita politica a partire dagli anni Settanta secondo lo spirito della militanza socialista, abbandonata solo con la fine del Psi per continuare a lavorare con una lista civica. Dirigente della Italiana Coke, si conquistò presto uno spazio di spicco nella politica valbormidese; capogruppo consiliare nel ’71, assunse l’incarico di vicesindaco nel ’75. Poi la fascia tricolore dal 1983 e sette anni più tardi una pausa di riflessione con altri incarichi, come nel consiglio di amministrazione del Cira (il consorzio depurazione acque) e alla presidenza dello Iacp (l’Istituo autonomo case popolari) di Savona. Il ritorno alla guida dell’amministrazione cairese, da alleato indipendente del centrodestra, lo ha impegnato sino agli ultimissimi giorni prima della scomparsa. Chebello ha dimostrato una dedizione che solo un “politico per passione” – come amava definirsi – può elargire alla città che ha nel cuore. Una vita indissolubilmente legata al più grande comune della Valbormida: nelle ultime elezioni regionali aveva rinunciato ad un seggio in Regione per continuare a fare in sindaco. Infaticabile nel suo lavoro di amministratore pubblico, era anche assessore all’industria presso il consiglio generale della Comunità Montana Alta Val Bormida. Preferiva la sua Cairo a tutto: anche quest’estate è rimasto negli uffici comunali sognando una crociera di lusso nei Caraibi, quasi il sogno di un po’ di requie, ma nei fatti operando per il rilancio produttivo della Valbormida. La camera ardente è stata allestita oggi nella chiesa di San Rocco, a pochi passi dal Comune. Domani pomeriggio alle 15, in piazza della Vittoria, si svolgeranno i funerali pubblici.


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