Tutte le notizie di: | archivio
Articolo n° 4499 del 01 Novembre 2006 delle ore 11:00

Turismo, da Federalberghi allarme rosso per Ognissanti

Un milione e settecentomila italiani in più rimarranno in casa per il lungo ponte di Ognissanti: sono infatti 4,6 milioni quelli previsti in viaggio nei prossimi giorni, che trascorreranno almeno 1 notte fuori casa, rispetto ai 6,3 milioni dell’anno scorso (-27%). Una cifra che ha fatto scattare l’allarme rosso ai vertici di Federalberghi, l’associazione degli albergatori che monitora i flussi turistici in coincidenza di festività sensibili sul piano turistico. A quel segno meno se ne accompagnano altri: – 13% è il fatturato stimato per le imprese del settore; -1,4 milioni gli italiani che rimangono in Italia. “E’ colpa della Finanziaria – è l’atto d’accusa di Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – perché spaventa gli italiani”, frena i consumi anche turistici e prima ancora di essere approvata “già produce i suoi effetti devastanti sui bilanci delle imprese”. Saranno le località montane quelle più frequentate durante questo ‘ponte’ del 1/o novembre. Il 31,6% di coloro che si muoveranno (pari a 1,5 milioni di italiani maggiorenni, rispetto ai 2,3 milioni del 2005) le preferiranno ad altri lidi. Il 27,2% (pari a 1,3 milioni di italiani maggiorenni, rispetto a 1,6 milioni del 2005) andranno in località di mare.
La spesa media pro-capite, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, si attesterà sui 277 Euro rispetto ai 246 Euro del 2005. Ma, nonostante questo incremento, il giro d’affari generato si attesterà su 1,3 miliardi di euro rispetto a 1,5 miliardi di Euro del 2005, con una perdita secca del 13%. La durata media, infine, del soggiorno durante questo ‘ponte’ del 1/o novembre, sarà di 3 notti trascorse fuori casa (come nel 2005).
Nel mirino di Bernabò Bocca finisce ancora una volta la tassa di soggiorno. “Quella norma è da cancellare, diversamente si corre il rischio – secondo Bocca – di disobbedienza fiscale. E’ previsto che comporterà un aggravio di spesa stimato in circa 1 miliardo di euro”. “Se la tassa di soggiorno, che sta tanto a cuore ai sindaci Massimo Cacciari, Leonardo Domenici e Walter Veltroni, una volta diventata legge – incalza Bocca – dovesse essere applicata a tutti gli alberghi, provocherebbe nel solo 2007 un aggravio di spesa di oltre 1 miliardo di euro, con il pericolo che sarebbero gli alberghi a doversi far carico di questa nuova gabella”. L’invito di Bocca riguarda anche quei sindaci che si sono dichiarati contrari all’introduzione “di questo balzello medievale, ad alzare la voce per impedire che anche e soprattutto a livello locale i contraccolpi economici possano portare invece che nuovi fondi per i bilanci comunali, un impoverimento della domanda turistica con un conseguente calo dei fatturati delle attività commerciali presenti in ogni città e, di conseguenza, un assottigliamento della contribuzione diretta ed indiretta”.


» Redazione

I commenti sono disabilitati.

CERCAarticoli