Ancora un aumento del prezzo del biglietto, di ben 10 centesimi: arriviamo ad avere il biglietto ACTS per una corsa ad un euro, quasi 2000 vecchie lire. Uno dei piu’ cari, in assoluto del nord Italia, con un contributo alla spinta inflazionistica verso l’alto, molto forte. A fronte di questo ingiustificato aumento, i servizi offerti non migliorano, anzi accade l’opposto. Il “fantastico” progetto metrobus e’ solo un esempio in grande, ma altri sono i rubinetti aperti che diffondono denaro pubblico a pioggia. L’ACTS e’ un ente partecipato e quando mi accade di partecipare alle commissioni consiliari in provincia e di ascoltare le sfacciate richieste sempre piu’ esose, dei ben retribuiti vertici ACTS, di ripianare il buco dell’azienda, mi prende un malessere che sconfina subito nella collera: infatti, nonostante la situazione fallimentare, vengono tenuti in vita ben due CDA con relativi presidenti, vice, dirigenti ed altro, ancora a spese , in concreto del denaro pubblico, tanto paga pantalone. Ho ascoltato le opinioni incandescenti del personale dell’ACTS, autisti, verificatori, controllori e meccanici, sono tutti indistintamente , stanchi ed arrabbiati per: materiale vecchio e se e’ nuovo spesso non in ordine, pneumatici che devono essere visionati all’inizio per evitare di incorrere in spiacevoli incidenti, turni di servizio irrazionali e non compatibili, linee che non servono correttamente la citta’. Inoltre il personale viaggiante e’ il terminale di tutte le proteste dei cittadini che ovviamente se la prendono con loro. Ci sarebbe molto da dire anche sull’acquisto dei pezzi di ricambio, che non corrispondono alle reali esigenze dei mezzi e su strani accadimenti notturni all’interno del deposito del’ACTS, tanto strani, da giustificare in fretta e furia, l’installazione di videocamere per monitorare i movimenti accanto ai bus in sosta. Oramai i tempi sono maturi per azzerare una presidenza ed un CDA che non sono in contatto con la realta’ degli utenti e della citta’. Faccio appello alla giunta provinciale affinche’ consideri l’idea, improrogabile, per rallentare la corsa verso il baratro. Per quanto mi riguarda presentero’ una interpellanza urgente per spingere il consiglio provinciale e la giunta a decidere in merito.
Qualcuno mi sa dire chi è il presidente dell’ACTS e con che titolo è approdato alla guida dell’azienda? Io mi sono fatto un’idea nel tempo, avendolo sott’occhio sulla cronaca locale tutti i giorni, dai primi anni 90 in poi. Voi ne sapete qualcosa?
Luca Delbene parte come assistente, portaborse, di una On. del PCI della Valbormida, Camoirano, passa poi in Consiglio Comunale a Savona, in maggioranza ovviamente, viene nominato presidente dell’ACTS e lascia il seggio in comune per assumere questa carica che in concreto e’ una nomina politica della sinistra vincente. Uno dei suoi primi gesti e’ quello di aumentarsi l’indennita’ di presidente a se’ medesimo e a tutto il CDA, poche settimane dopo la sua nomina.Purtroppo con il suo arrivo l’ACTS inizia tutta una serie di disavanzi e passivi che stanno trascinando l’azienda in un baratro, pare anche per irregolarita’ amministrative che stanno uscendo in questi giorni alla luce del sole. Il presidente Delbene ha fatto gli studi presso l’alberghiero e quindi non avrebbe titoli specifici in relazione ai trsporti urbani. Questo e’ quanto.
Roberto Nicolick Consigliere Provinciale Lega Nord
Grazie Roberto. Così nei particolari non ci sarei mai arrivato.
Il biglietto di trasporto urbano a 1 euro è una realtà comune quasi ovunque e non sorprende che l’ACTS si adegui a questo.
Ma … Savona non è Milano Roma o una grande città dove le spese sono ben diverse in funzione del personale del parco mezzi e altre spese di esercizio e non ultimo il servizio dato.
Savona ha di fatto una percentuale molto elevata di strisce gialle , un parco mezzi urbano che non si può dire sia al TOP , basta stare dietro ad un BUS e si capisce cosa vuol dire INQUINAMENTO !
Non conosco le realtà di altri quartieri ma conosco abbastanza quello dove abito e cioè Valloria e precisamente Via Turati alta.
Transita un bus una volta all’ora e con orario limitato dalle 7 del mattino alle 19.30 , praticamente si è obbligati a usare l’automobile , assolutamente se si ha un lavoro che non sia quello del mattino.
E’ vero si può prendere la linea che passa da Via Famagosta ma si tratta di scendere all’inizio di Via Turati e tenuto conto che la popolazione che usa il bus non è delle più giovani la cosa diventa triste specie poi se piove e , non parliamo poi se s fatta la spesa si hanno delle borse, tenuto conto che in Via Turati non esistono marciapiedi.
Ancor peggio se si decide di prendere quella linea per andare in centro , la fermata è in via Genova !
Morale che nessuno prende il bus , si ci arrangia con motorini , automobili e altro.
Concludendo per Valloria aumentare il biglietto per un servizio che non c’è non è per cosi dire una cosa lecita ma assurda.
Quindi parafrasando il vecchio detto Tu Datteri Io cammello l’ACTS dovrebbe , a mio avviso , prima di tutto pubblicare il suo bilancio ben dettagliato , viste le voci su stipendi da dirigenti Metropolitani che circolano , per spiegare il perché dell’aumento , poi garantire che a fronte dell’aumento migliorerà il servizio e non solo per le linee di maggior traffico ma anche quelle periferiche. Sarebbe infatti buona regola se prima di chiedere aumenti verificare se ci sono sprechi o spese esagerate , tenuto conto che l’ACTS non non è l’AMT di Milano o di una grande citta ma di una citta che , lo leggevo l’altro giorno , arriva a malapena a 60 mila abitanti.