Villanova d’Albenga. Il progetto di un grande polo golfistico accende le fantasie dell’amministrazione comunale di Villanova: un’operazione da oltre 200 milioni di euro per centotrenta ettari di superficie con novantacinquemila metri cubi di costruzioni tra club house, servizi, un albergo e ventisette buche alle spalle dell’aeroporto. Un impianto che insieme alle diciotto buche del golf di Garlenda e le altrettante che potrebbero essere ospitate da Ortovero, inserito negli studi della Regione, creerebbe un incredibile terreno d’attrazione per i giocatori internazionali. Insieme al trasferimento della Piaggio, le nuove prospettive del golf villanovese cambieranno il futuro del comprensorio con ricadute economiche importanti. La Regione ha già sottoscritto un accordo con il Comune con cui si impegna a effettuare uno studio preliminare di fattibilità e si spera che le verifiche progettuali possano portare presto all’avvio di un Piano Urbanistico Attuativo. In fase iniziale rimarrà preponderante la mano pubblica, anche per dare garanzie alle duecento famiglie villanovesi proprietarie dei terreni. Il golf può anche diventare l’occasione per una vacanza. Nato come gioco di nicchia, sta emergendo sempre di più nel contesto sportivo italiano e se ne scoprono i valori turistici. Seppur distante, sia per numero di tesserati che per visibilità da parte dei media, dagli altri Paesi europei e dagli Usa, il golf sta crescendo come movimento e la maggior parte degli sportivi che lo praticano vedono di buon occhio la possibilità che questo sport sia associato ad un soggiorno turistico, pratica che andrebbe rafforzare l’interessante binomio sport-turismo. Basti pensare che nel mondo ci sono circa 60 milioni di giocatori e di conseguenza rappresenterebbe un’importante fetta del mercato del turismo. Il gioco del golf è al primo posto tra le discipline emergenti in Italia, come scrive sulla rivista del Touring Club un articolo di Antonio Rana. Oggi, rispetto al 2003, il numero dei campi è cresciuto del 2,2% e quello dei soci del 7,2%. I tesserati sono circa 70.000. Dai dati emerge che il 73% dei golfisti è di sesso maschile, mentre le regioni che rappresentano una quota significativa in questo settore, per numero di iscritti alla federazione, sono Piemonte, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Marche e Basilicata. Il numero dei campi da golf si aggira intorno ai 230: se il numero dei campi è adeguato alle potenzialità del territorio, significa che il golf può trarre giovamento dalla località nella quale è presente la struttura, e viceversa il luogo può essere trainante per avvicinare molte persone a questo sport.