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Articolo n° 4614 del 04 Novembre 2006 delle ore 14:43

Andora Calcio, la fine di un ciclo: Vincenzi se ne va

Andora. Nel panorama del calcio dilettantistico, tra squadre che mantengono la stessa categoria per tanti anni e squadre che compiono diversi sali-scendi alternando stagioni di successi ad altre di delusioni, capita a volte di assistere ad autentiche “scalate” trionfali. Una di queste è stata, negli ultimi anni, quella dell’Andora.
E, come spesso accade in queste occasioni, i successi non arrivano per caso, ma derivano da investimenti oculati con il preciso scopo di ottenere dei risultati prefissi. Ad Andora, poco più di quattro anni fa, vi fu un cambio dell’assetto societario, con l’arrivo alla presidenza del club dell’avvocato Fabrizio Vincenzi. Il nuovo Presidente non badò a spese e fece tutto il possibile, fin dal momento del suo arrivo, per riportare la squadra di calcio di Andora in una categoria che più le competeva, lontano dai campetti polverosi della Seconda Categoria.
I suoi sforzi furono premiati: dopo tanti anni passati nella mediocrità delle categorie più basse, con il suo nuovo presidente l’Andora vinse in bellezza il campionato di Seconda Categoria, nella stagione 2003/04. L’anno seguente giunse seconda in Prima Categoria, alle spalle dell’Ospedaletti, e fu promossa dopo gli spareggi. La scorsa stagione vinse il girone “A” della Promozione, precedendo la Sampierdarenese, trascinata dai vari Lupo, Rossi, Scaglione, Floris e Grande (solo per citarne alcuni). I biancoazzurri, una volta vinto il campionato, onorarono al massimo tutti gli impegni residui, dimostrando grande serietà, in un ambiente nel quale i “regali di fine stagione” sono una consuetudine.
Anche questa nuova stagione era iniziata con i migliori auspici. Certo, nessuno parlava a chiare lettere di serie D, ma il gruppo ben rodato era stato confermato in toto, e l’arrivo di Christian Cattardico, goleador di esperienza indiscussa, aveva fatto sognare i tifosi ponentini.
Il campionato di Eccellenza era iniziato al meglio, con un pareggio sul difficilissimo campo di Loano. Ma il torneo si è rivelato più duro del previsto, tanto che nelle prime 9 giornate l’Andora si è dovuta accontentare di 2 vittorie e 4 pareggi, con 15 reti all’attivo e altrettante al passivo. Un bilancio comunque discreto per una matricola. Ma già il 29 ottobre, nella partita vinta 3 a 0 sul Ventimiglia, iniziarono ad esserci sentori di qualcosa che non andava. L’allenatore Brizio, infatti, per sua scelta decise di non sedere più in panchina, abbandonando la squadra.
La riapertura del mercato ha visto andarsene immediatamente due cardini della squadra: Christian Cattardico e Marco Dessì. E poi, dopo che si vociferava da giorni del suo addio, è giunta la decisione ufficiale di lasciare il club da parte di Fabrizio Vincenzi. Con lui se ne sono andati anche il vicepresidente Lino Gagliolo e l’accompagnatore Ventura. Inoltre è stato rescisso il contratto con il main sponsor, la Beton Ponente.
Ora la società resta in mano ai dirigenti locali che martedì prossimo, durante un consiglio del direttivo convocato d’urgenza, valuteranno la situazione e definiranno i nuovi incarichi, a partire dal presidente. Solo l’evolversi della situazione ci dirà se il destino dell’Andora sarà un ritorno nel campionato inferiore. I dirigenti e i giocatori rimasti potranno anche compiere l’impresa e mantenere la categoria.
Certo, sarà dura soprattutto perché il regolamento di questo campionato di Eccellenza è molto “crudele”, in vista del ridimensionamento a 16 squadre. Infatti saranno almeno 4 su 18 le squadre che retrocederanno. Se la seconda classificata dell’Eccellenza non riuscirà a salire in D tramite i due spareggi e se una o più squadre liguri retrocederanno dalla D (evento non improbabile, visto che alcuni dei 7 team della nostra regione non se la passano al meglio, vedi Vado, Sarzanese e FoCe Vara) le retrocessioni saranno anche più delle 4 previste.
Domani l’Andora tornerà in campo al “Gaetano Scirea” di località Molino Nuovo contro il Rivasamba, avversaria non facile, che precede i ponentini di 4 lunghezze. L’Andora è ancora impegnata anche sul fronte Coppa Italia dove, la sera del 15 novembre, affronterà l’Argentina già battuta 2 a 0 nella gara di andata.
Se i dirigenti riusciranno a mantenere gli impegni presi ad inizio stagione con gli attuali giocatori questa squadra potrà ancora fare bene e ambire alla salvezza.
In ogni caso resteranno comunque i ricordi di alcune stagioni trionfali, che hanno riportato ad Andora un entusiasmo e una passione per la squadra della città che non si vedevano da tempo.


» Christian Galfrè

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