Spotorno. Chiede con forza giustizia e di non dimenticare la terribile vicenda della sua famiglia, così Debora Tarzia, figlia di Domenico morto a 53 anni per le gravissime ustioni riportate nell’incendio sulle colline di Spotorno il 9 -10 settembre scorso, mentre il marito Cesare Ciabarri di 35 anni sta ancora lottando contro la morte nel reparto di rianimazione dell’ospedale Niguarda di Milano. Debora non vuole che la triste vicenda della sua famiglia venga dimenticata e chiede una svolta nelle indagini di carabinieri e forestale, che fin ad ora non hanno portato a risultati concreti, non solo per risalire ai piromani responsabili, ma anche sulle modalità dei soccorsi, fatali secondo la donna per la sorte della sua famiglia: “quando ci hanno ordianto di sgomberare era ormai troppo tardi, uscire dalla casa è stato un errore, visto che le fiamme poi non l’hanno neanche toccata”. Ora Debora Tarzia vive tra Milano e Spotorno, tra mille difficoltà e mille ricordi, oltre alla rabbia per una tragedia familiare che forse si poteva evitare nonostante la drammatica situazione del momento di un incendio che stava avvolgendo le colline di Spotorno.
