Cairo M. Resta difficile e intricata la situazione per l’azienda Ferrania di Cairo Montenotte. Dopo lo scontro tra Regione Liguria e vertici dell’azienda sui programmi della centrale a biomasse e sullo sblocco dei finanziamenti già previsti nel Cipe, 20 milioni di euro, per i progetti di riconversione produttiva all’interno della prevista riqualificazione industriale, l’azienda ha reso noto che se non verranno rispetti gli impegni finanziari e industriali sottoscritti nell’Accordo di Programma la cassa integrazione per i lavoratori sarà una soluzione inevitabile. Interpellato da Ivg.it, così l’Assessore Regionale alle Attività Produttive Renzo Guccinelli: “la situazione di Ferrania è complessa e difficile, resa ancora più grave dal fatto che le attività tradizionali dell’azienda hanno subito negli ultimi tempi delle flessioni provocate da un repentino cambiamento del mercato. Nel recente incontro con il Ministro Bersani a Roma c’è stato il via libera alla prima tranche di finanziamenti previsti nel Cipe e ora sarà l’azienda a dover essere in grado di tradurre le risorse nei progetti prioritari di riconversione produttiva nei settori indicati dal quadro complessivo del piano industriale. Si tratta ora di superare i contrasti con l’azienda per quello che riguarda la centrale a biomasse, mentre siamo già in uno stadio avanzato per le infrastrutture previste nell’Accordo di Programma con progetti in fase di realizzazione così come lo stesso processo di ambientalizzazione dei parchi a carbone. Continueremo a seguire la vicenda con molta attenzione, e l’appello che rivolgo alla proprietà e che sappia tradurre concretamente i progetti previsti nel piano dello scorso luglio, concentrado l’azione su quattro o cinque obiettivi prioritari attraverso un processo di riconversione produttiva che possa dare maggiori certezze all’azienda e a tutta la Val Bormida”.