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Articolo n° 4689 del 07 Novembre 2006 delle ore 21:17

Karate, Francesco Baroni quinto agli Italiani Juniores

Albisola Superiore. È un quinto posto che vale quanto un podio quello conquistato da Francesco Baroni ai Campionati Italiani Juniores di karate. Dopo il settimo posto del 2005, il diciassettenne atleta della società Yoshitaka di Albisola ha inteso quest’anno gareggiare nella categoria superiore contro atleti di maggiore età ed esperienza, facendo valere, pur indebolito da una lunga influenza non ancora esaurita, l’alto grado di preparazione raggiunto sotto la costante guida del maestro Aldo Provenzano e dell’allenatore Alan Lazzarini. Questo risultato si aggiunge al nono posto conquistato qualche settimana fa ai campionati italiani di karate (categoria Esordienti) da Deborah Sardo, alla prima esperienza in una competizione nazionale. Entrambe le gare sono state disputate a Ostia Lido e hanno visto la partecipazione di numerosissimi atleti.
Grande è la soddisfazione del presidente Carlo Baroni e di tutti dirigenti della società albisolese per un inizio di stagione che li vedrà impegnati in numerose gare interregionali.
La Yoshitaka è nata come Associazione Sportiva nel dicembre del 1980, in risposta all’esigenza di far conoscere lo sport delle arti marziali ed in particolare del karate ai cittadini di Albisola Superiore. È infatti l’unica società con sede in Albisola ad occuparsi di questa disciplina, con impegno e tenacia; lo documenta il lavoro svolto in questo ventennio dall’organico del dojo, che ha portato ad ottenere apprezzabili risultati in campo regionale e nazionale e, principalmente, alla formazione di uno spirito sportivo finalizzato alla persona, che ha contribuito alla nascita di una “comunità” molto affiatata che riunisce atleti di ogni età.
Il nome, Yoshitaka, è quello del terzo figlio del maestro Gichin Funakoshi, fondatore dello stile Shotokan e precursore del karate moderno. Yoshitaka Funakoshi seguì le orme del padre e diede al karate una svolta fondamentale che contribuì alla sua evoluzione; la sua morte prematura fu un esempio di come, spesso, lo sport, la disciplina e, del resto, tutto ciò che è positivo, venga ostacolato dal destino o, più crudelmente, da interessi diversi e meno sportivi.
L’impegno sociale della Yoshitaka è che il karate ritrovi le peculiarità originarie come l’autocontrollo e un’etica comportamentale che ricerchi il rispetto per se stessi e per gli altri. Dopo tanti anni questa società porta ancora con sé l’entusiasmo di quando fu fondata, la voglia e soprattutto la speranza di raggiungere traguardi sempre più alti.
La Yoshitaka svolge un’attività originale sia per il contenuto, il karate, sia per i metodi che si propongono, nell’insegnamento delle arti marziali, di andare al di là della semplice automatizzazione di un gesto sportivo. Per gli atleti agonisti l’allenamento verte anche sulla ricerca del miglior equilibrio psicofisico.

(Nella foto, Francesco Baroni, in cintura rossa, impegnato in un’azione di attacco)


» Christian Galfrè

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