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Articolo n° 4690 del 08 Novembre 2006 delle ore 06:29

La Caritas di Savona si attrezza per ospitare donne emarginate

Savona. Profonda svolta nel programma di assistenza agli indigenti ed emarginati da parte della Caritas diocesana di Savona, diretta da Don Adolfo Macchiali. Su suggerimento dei volontari del Centro ascolto e conformandosi alle innovazioni già in atto presso le Caritas confinanti di Albenga e Ventimiglia, vera e propria battistrada in materia, anche l’istituzione caritativa savonese ha deciso di istituire una comunità d’accoglienza per donne senza tetto. Sorgerà presso l’Istituto della Sacra Famiglia in via Luigi Corsi e si chiamerà Casa della mondialità Madre Bonino” essendo, nelle intenzioni dei fondatori, destinata ad accogliere donne indigenti non solo italiane, ma pure straniere. Nella casa della mondialità non verrà ospitata solamente una comunità-alloggio, ma saranno previsti anche spazi per organizzare momenti d’incontro tra le rappresentanti dell’universo femminile di diverse nazionalità. In essa troverà spazio inoltre una vera e propria scuola di alfabetizzazione condotta da personale specializzato della fondazione Migrantes. Nella cappella dell’Istituto poi si terranno i momenti di approfondimento spirituale indirizzati ai vari volontari. Trattandosi di un’accoglienza di secondo livello, cioè di una vera e propria comunità-alloggio, dove svolgere attività educativa e di ricerca e valorizzazione della propria personalità da parte di soggetti emarginati, che, a causa della loro condizione, da tempo hanno smarrito la bussola per trovare punti di riferimento su cui costruire il loro avvenire, sarà comunque necessario precedentemente compiere un’opera di filtro come in un ospedale viene fatto con il degente che, prima di essere indirizzato ai vari reparti, transita attraverso il Pronto soccorso. Nel nostro caso il “Pronto soccorso” verrà assicurato da Casa Betania di Via Guidobono, sarà composta da un dormitorio con quattro posti letto da dove chi sarà disponibile a percorrere un itinerario di ricostruzione della personalità, verrà indirizzato in Via Corsi. Sia a Casa Betania che alla comunità “ adre Bonino” opererà personale adeguatamente istruito. Sono infatti in svolgimento corsi di professionalizzazione rivolti a tutti coloro che intendono annoverarsi nelle file dei volontari Caritas: termineranno a Dicembre e vi verrà insegnato il miglior modo di gestire l’aggressività dell’emarginato nonché il modo di ricostruirne l’identità. Aggressività dettata dalla disperazione e mancanza di identità sono infatti aspetti presenti, a guisa delle due facce di una stessa medaglia, nella persona emarginata. Il prossimo 19 Novembre in Seminario si terrà l’annuale giornata della Caritas diocesana. Il regalo più bello per questa giornata 2006 l’ente caritativo della città se lo è fatto istituendo la comunità alloggio di Via Corsi, che non solo fornirà un ausilio meramente assistenziale, ma tenderà a forgiare persone fortemente motivate da restituire alal colelttività. Infine un’annotazione: da anni la Caritas è vicina a chi soffre sia esso italiano o straniero, e ciò lo fa con indubbia competenza. Le politiche d’accoglienza verso i più reietti condotte dalle pubbliche amministrazioni invece spesso fanno acqua da tutte le parti. Non è forse il caso che la politica compia un atto d’umiltà e richieda la collaborazione delle Diocesi per affrontare certi problemi?

Sergio Bagnoli

» Redazione

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