Ponente. Limitare a 15 anni la durata dei canoni demaniali e la durate delle concessioni significa frenare lo sviluppo e la crescita del turismo balneare. Questa la posizione dei sindacati di categoria delle imprese balneari (S.I.B. Confcommercio, FIBA Confesercenti e Oasi Confartigianato) che hanno espresso il loro parere sulla proposta di ridurre la durata da 50 a 15 anni. “Se l’obiettivo – si legge in un comunicato congiunto – è quello di garantire la possibilità ai cittadini di raggiungere le spiagge libere o la fascia di battigia destinata al libero transito così da assicurarne la piena fruibilità , ne condividiamo pienamente i contenuti. E’ un sistema entrato ormai a regime su tutte le coste italiane grazie ai Piani di Utilizzo degli Arenili regionali e/o comunali ed alle stesse ordinanze che disciplinano con puntualità le attività balneari gestite sul demanio marittimo in regime di concessione”. Se l’obiettivo è, invece, quello di trasformare l’area di transito della battigia in una spiaggia libera a tutti gli effetti “non possiamo che opporci con tutte le forze ad un disegno che appare sicuramente destabilizzante per le imprese”. Secondo i sindacati la spiaggia di uno stabilimento balneare ed in particolare il suo sbocco a mare non può essere utilizzato per sistemare ombrelloni, sdraio, asciugamani e teli, “magari fare un pic-nic”. Sarebbe “la morte del turismo balneare – sostengono – e verrebbero stravolte tutte le norme che, da anni, caratterizzano la tipologia delle nostre spiagge. Una battigia così occupata renderebbe, inoltre, estremamente difficile il compito di sorveglianza in mare dei nostri bagnini”. L’opportunità di garantire a tutti l’uso delle spiagge senza dover necessariamente spendere lo si risolve, sempre secondi i sindacati, cercando di rendere veramente fruibili le spiagge libere. O spiagge completamente libere, ma in qualche maniera controllate almeno per quanto riguarda i servizi indispensabili (pulizia e sicurezza) o spiagge libere attrezzate gestite dai Comuni, sulle quali vengono forniti gratuitamente i servizi essenziali (spogliatoio, assistenza in mare, servizi igienici, pulizia) e prezzi ridotti fissati dai Comuni stessi per gli altri servizi. “Altrettanto sorprendente appare la proposta di limitare a 15 anni la durata delle concessioni che la Finanziaria 2007, vuole portare sino a 50 anni a seconda dell’importanza degli investimenti. Ci sembra che incentivare investimenti e stimolare lo sviluppo economico di un settore importante sia un giusto obiettivo che la Finanziaria si propone e che il Ministro Francesco Rutelli aveva anticipato alla Conferenza Nazionale sul Turismo ponendolo quale strategia del Governo” sottolineano i sindacati.
salve,
mi sembra che il Liguria i concessionari di proprietà balneare si approfittino. costa MOLTISSIMO AVERE UN OMBRELLONE, E VIENE PROPINATA LA CABINA,CON UN COSTO MENSILE IN MEDIA DI 700-800 EURO. ASSURDO. INOLTRE, MI è CAPITATO POCHI GIORNI FA DI TELEFONARE AD UNO STABILIMENTO BALNEARE DI FINALE LIGURE, PER CHIEDERE SE C’è DISPONIBILITà AD AGOSTO PER UN OMBRELLONE. MI è STATO DETTO CHE NON POTRò ENTRARE PERCHè LA SPIAGGIA è PIENA. COS’ MI RITROVO AD AVERE LI’ LA MIA FAMIGLIA E NON POTER METTER PIEDE IN SPIAGGIA. CIOè DOVREI SALUTARLI DA UNA SPIAGGIA VICINA, SEMPRE SE TROVO POSTO.MA QUESTO è REGOLAMENTARE?bARBARA cAMPO.