Per un trasporto pesante che ha un guasto in Corso Mazzini, le principali strade di
Savona sono state completamente bloccate. In questo momento alle 15,52, centinaia di
mezzi di ogni tipo, auto, camion, bus e quant’altro, sono completamente bloccate in
Corso Tardy e Benech, Corso Mazzini, Via Gramsci, Via XX settembre. Le colonne si
stendono a perdita d’occhio, mentre i vigili urbani, pochi per la verita’, sono
completamente impotenti a risolvere la situazione e sono chiaramente al collasso
nervoso. In Corso Ricci una ambulanza da una decina di minuti, sta lacerando l’aria ed i
timpani con la sirena, chiedendo anzi implorando, strada. Tutte le vie del centro sono
praticamente bloccate da colonne di mezzi che nella migliore delle ipotesi avanzano a
passo d’uomo, tra bestemmie e squilli rabbiosi di clackson. I rumori dei motori
imballati arrivano sino ai piani alti delle case. Nuvole azzurrognole dei gas di scarico
aleggiano nell’aria, mentre i semafori vanno anche essi in tilt. In mezzo a questo
girone dantesco, ricordo con tragica ironia la battuta pronunciata ieri sera
dall’assessore del comune di Savona Tuve’ “ho 4 macchine e non trovo mai parcheggio”,
frase molto infelice pronunciata nel bel mezzo di una assemblea contro la creazione di
box.
Mi auguro che anche il nostro sindaco e i nostri valenti assessori siano bloccati in
mezzo al traffico e soffrano le pene di noi poveri mortali. Chissa’ se stanotte la
situazione trovera’ una soluzione.
Purtroppo noi “poveri” cittadini di Savona siamo ostaggio da decenni di soluzioni mai adottate, risposte mai ottenute, migliorie mai arrivate….vivere a Savona è, da sempre, sinonimo di provvisorietà . Continuamente si realizzano cantieri e “lavori in corso”, passiamo dalla ristrutturazione del viadotto frontemare ( vecchia Capitaneria di Porto) al rioedino di via Gramsci per finire al ponte delle “piramidi”,,ops scusate ho usato il trmine finire, ma è ovvio che i lavoro non finiranno mai in questa tormentata città e ciò mi ricorda il motto che un mio caro e scomparso amico Lorenzo Siri ( noto filatelico e cultore della storia savonese) aveva coniato: il motto era ….SCAVA E VINCI…e di sicuro qualcuno vince, ma non siamo noi comuni “mortali”.
e in tutto questo terribile inferno in cui i poveri savonesi soffrivano le terribili pene di un venerdì pomeriggio arrivò come una folgore il nostro eroe nicolick della lega nord a riportare pace serenità ordine disciplina e prosperità … giusto? sei troppo forte nicolick