Regione. La Liguria ottiene 2 miliardi e 862 milioni di euro dal riparto dei fondi per la sanità per il 2007 e può perciò “arrivare a pareggiare i conti, se lavoriamo bene e governiamo la spesa come si deve, perché con le risorse della manovra fiscale regionale arriviamo intorno ai 3 miliardi che è il costo della sanità ligure”. Lo afferma il presidente della Regione, Claudio Burlando, di ritorno da Roma dove nel confronto Stato-Regioni sono stati ripartiti i finanziamenti per le spese sanitarie. Rispetto allo scorso anno la Liguria ha ottenuto il 3,8% in più di fondi, come la media delle altre regioni italiane, al termine di trattative serrate che hanno anche registrato un accordo bilaterale tra Liguria e Emilia Romagna che consentirà alla Liguria di ripianare i conti del 2006, “che erano messi male” ha detto Burlando. L’operazione, che verrà sancita con una delibera della Conferenza Stato-Regioni e con un emendamento alla Finanziaria 2007, ha spiegato il presidente, è concepita attraverso uno scambio di fondi: la Liguria rinuncia a 119 milioni che le spettano per i conti del 2004 a favore dell’Emilia Romagna, mentre questa Regione rinuncia a 119 milioni che le spettano per il 2006. “In questo modo per lo Stato e per l’Emilia Romagna non cambia nulla – spiega Burlando – mentre a noi arriva un grande vantaggio perché possiamo ridurre di 119 milioni il deficit del 2006, anno in cui, se sfori, ricevi sanzioni”. In questo modo il disavanzo della sanità ligure del 2004 sale a 170 milioni “ma senza sanzioni e con la possibilità di spalmare questo deficit su più anni, anche fino a dieci” hanno spiegato Burlando e l’assessore al Bilancio, Giovanni Battista Pittaluga. Per il 2006 i conti vanno un po’ meglio, ha detto l’assessore alla sanità Claudio Montaldo, perché le stime di settembre indicano un deficit di 306 milioni, inferiore ai 324 di metà anno. “Ci avviciniamo a coprirlo – ha detto Burlando – con i cento milioni di manovra fiscale regionale, i 60 milioni di aumento del fondo nazionale e i 119 milioni ricevuti dall’ operazione con l’Emilia Romagna”. Per quanto riguarda il 2005, il presidente ha annunciato che il Governo Prodi ha accolto il “piano di rientro del deficit che prevede una grande operazione di dismissione del patrimonio di Asl e ospedali. Il progetto può partire – ha detto il presidente – attraverso Filse e Arte e con Mediobanca come advisor finanziario. L’istituto coprirà in un primo tempo il finanziamento necessario in attesa della conclusione delle cartolarizzazioni”.