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Articolo n° 4818 del 13 Novembre 2006 delle ore 08:10

Savona, dal Wwf perplessità sul nuovo piano urbanistico

Savona. Il Wwf di Savona è preoccupato per la prevista realizzazione di numerose volumetrie sulle colline savonesi e critica le scelte del nuovo piano urbanistico comunale in fase di definizione, sostenendo che tali scelte “non sono ambientalmente sostenibili”. “Il nuovo Piano urbanistico comunale non sembra essere capace di impostare una corretta gestione delle risorse territoriali non trovando un reale riscontro nel regime di salvaguardia e valorizzazione del sistema ambientale e paesistico, del verde e delle emergenze storiche” osservano i responsabili del Wwf, che spiegano: “Il precedente piano, ad esempio, aveva salvato tutta la fascia collinare, permettendo solo l’insediamento di minime case sparse allo scopo di creare una fascia boscata integrata con quella dei comuni confinanti, mentre l’attuale PUC prevede una eccessiva espansione edilizia non tenendo conto delle reali esigenze e necessità abitative. Non viene valutato nel dettaglio l’impatto delle nuove infrastrutture viarie sulle falde profonde, l’effetto del cuneo salino, l’impatto dei nuovi interventi edilizi e infrastrutturali sull’assorbimento delle precipitazioni meteoriche e di restituzione dell’acqua in forma sorgentizia. Il problema della salvaguardia dei litorali e della stabilità delle spiagge è già abbastanza grave, e lo sarà maggiormente in avvenire quando lungo la costa, si avranno ulteriori cementificazioni previste con la nascita di nuove volumetrie edilizie. E’ quindi quanto meno imprudente prevedere incrementi di interventi infrastrutturali o edilizi e quindi di presenze, senza essere garantiti sulla loro sostenibilità complessiva”. Infine il Wwf savonese chiede che le previsioni di edificazione siano notevolmente ridotte rispettando i criteri dettati dal Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico; e invita inoltre ad uniformare tali previsioni con quanto previsto dalle normative vigenti in materia di tutela del territorio. “Data la particolare situazione geomorfologia di molte aree che favoriscono soliflussi ed assestamenti dei pendii – conclude l’organizzazione ambientalista – è da considerare pericoloso un aumento dei sovraccarichi sui versanti mediante la realizzazione di nuove opere residenziali ed infrastrutturali.”


» Redazione

1 commento a “Savona, dal Wwf perplessità sul nuovo piano urbanistico”
milena d ha detto..
il 13 Novembre 2006 alle 11:43

E cosi’, sistemato il fronte mare, ripartiamo anche con la cementificazione delle colline.
Nessuno me lo toglie dalla testa che tutti i disastrosi incendi del 2003 intorno a Savona non siano stati casuali. Lo so che dovrebbe esistere (o esisteva?) una legge a tutela delle zone bruciate, ma da sempre gli incendi devastanti sono considerati propedeutici all’edificazione. E pensare che qualcuno accusava gli ambientalisti di averli provocati! Come accusare uno di tagliarsi una mano per dispetto.

E’ inutile parlare di borghi liguri o altri eufemismi: l’edilizia puramente abitativa o peggio le seconde case non salvano le colline dal degrado, anzi, lo accelerano.
Solo le ristrutturazioni e l’edilizia limitata e consapevole, per fornire casa alle persone intenzionate a curare la campagna e il territorio, possono essere d’aiuto alla comunita’ e all’ambiente, sulle colline e nei paesini circostanti.
Se continuiamo cosi’, invece, aspettiamoci frane disastrose, inquinamento aumentato, perdita di falde acquifere e altre piacevolezze.
Nessuno pensi che la cosa non lo riguardi, perche’ anche gli abitanti della costa ne subiranno pesantemente le conseguenze.
Possibile che dobbiamo lasciare solo al WWF, magari pure con la fama di “rompiscatole antitutto”, il compito di difendere il territorio e di difenderci dal degrado?

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