Savona. E’ cominciato ieri lo sciopero degli avvocati che durerà sino al 18 settembre. Aule giudiziarie semideserte: si celebrano solo i processi con detenuti, quelli in cui è imminente la prescrizione e pochi altri. Anche l’adesione da parte dei professionisti savonesi del foro è stata alta. Una protesta unitaria che ha visto fianco a fianco, come accade raramente, l’Organismo unitario dell’avvocatura (Oua), l’Unione delle Camere penali e l’Associazione dei giovani avvocati, che parlano di “grande successo” e di adesione “quasi totale” all’astensione. Nel mirino degli avvocati ci sono la legge Bersani, la riforma delle professioni che il ministro della Giustizia si accinge a presentare al Consiglio dei ministri, i tagli delle risorse per la giustizia (mentre nei tribunali “manca pure la carta”), l'”azzeramento” della distinzione delle funzioni tra giudici e pubblici ministeri operato dalla legge Mastella che ha in parte sospeso e in parte modificato la riforma dell’ordinamento giudiziario. C’è il “tentativo del governo di colpire le libere professioni” denuncia il presidente dell’Oua, Michelina Grillo. Un tentativo messo in atto con la legge Bersani che “propone una concezione aziendalistica della professione forense, svilendone la rilevanza sociale” come accusa il leader dei penalisti Oreste Dominioni; ma anche con il progetto Mastella di riforma delle professioni “che sembra – lamenta l’Oua – la fase 2 del decreto Bersani” visto che non contiene “nessuna inversione di marcia”.