Liguria. Il riparto dei fondi europei 2007-2013, riguardanti gli investimenti sul territorio non sarà più fatto con bandi, ma attraverso scelte mirate della Regione Liguria su diverse realtà da individuare e valorizzare attraverso interventi sui vari “assi”, a cominciare da quelli infrastrutturali e turistici. Lo ha anticipato il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando: “Una volta assegnate le risorse per la formazione e gli aiuti alle imprese, siamo di fronte al riparto dei fondi per la competitività dell’intero sistema territoriale ligure, ma non più da utilizzare per il rilancio di aree svantaggiate in quanto è scomparsa ogni tipo di zonizzazione. Questo vuol dire che tutto il territorio potrà competere”. “Per questo, per non irrigidire il sistema, non vorremmo più operare su bandi, per evitare, come è accaduto tante volte, di dover intervenire sugli investimenti non fatti o fatti in ritardo, per non rischiare all’ultimo momento di perdere i finanziamenti europei”, ha affermato Burlando.
“C’è dunque un problema di evitare questo irrigidimento e le frantumazioni delle risorse, ma anche quello di scegliere maggiormente sui vari assi. Perché l’impressione che di fronte a un bando, comuni, comunità montane e altri enti partecipino pur di partecipare e che poi questi bandi siano destinati non sempre a obiettivi strategici è piuttosto diffusa. Mi rendo conto che la scelta metta in capo alla Regione Liguria una grande responsabilità , un grande potere una grande discrezionalità , ma credo occorra sceglier un più alto profilo e cercare di concentrare le risorse su alcuni assi forti legati allo sviluppo al recupero e al rilancio di alcune zone del nostro territorio”, ha aggiunto il presidente della Regione Liguria.
“Un approccio che dovrà essere fatto con una Liguria che dovrà dialogare e confrontarsi con la Regione, anche attraverso forme di rappresentanza come il Gal e gli Stl in campo turistico. In questo modo si potrà lasciare il segno su operazioni molto più importanti, penso, per esempio, al piano di recupero turistico e ambientale dei 70 chilometri di ex ferrovia nel Ponente con Area 24 con la realizzazione della pista ciclabile da Finale al confine di Stato, all’acquisizione di una parte del compendio militare dell’isola di Palmaria, demolendo lo ‘scheletrone’ e aprendo un centro di educazione ambientale per i ragazzi europei e ad altre iniziative che possano diventare un segno molto forte per il rilancio della nostra regione”, ha concluso Burando.