Savona. Nega ogni addebito M.F., l’operaio di 35 anni, arrestato dalla squadra mobile di Savona con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di due bambini, di tre e quattro anni, figli della sua ex convivente con la quale divideva un appartamento in piazzale Moroni a Savona. Ieri mattina il trentaseienne è stato interrogato dal giudice delle indagini preliminari Chiara Venturi e si è avvalso della facoltà di non rispondere pur respingendo apertamente le accuse più gravi e sostenendo che i suoi “atti” nei confronti dei minori erano stati malinterpretati. Le tesi dell’uomo non hanno convinto il magistrato, che ha confermato il provvedimento di custodia cautelare in carcere. L’operaio, residente a Ceriale, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata e continuata e atti di libidine su minori al termine di un’indagine durata un anno e mezzo. A partire dal 2003 aveva iniziato a riservare ai due figli dell’allora convivente, un bambino e una bambina dell’età di tre e quattro anni, attenzioni particolari. In particolare li avrebbe sottoposti ad abusi quando erano lontani dalla madre, solitamente quando faceva loro il bagno. La terribile vicenda era poi emersa grazie al racconto che gli stessi piccoli avevano fatto alla madre e ai nonni. Di qui era scattata una denuncia alla squadra mobile della polizia, che dopo un’approfondita serie di intercettazioni, testimonianze e confronti ha arrestato l’uomo su ordine di custodia cautelare emesso dal sostituto procuratore della Repubblica Alessandra Coccoli.